SUSPIR DI ME MARI TA NA ROSA

Auditorium Comunale di Ronchi dei Legionari, presso Biblioteca Comunale “Sandro Pertini” Ronchi dei Legionari – ore 21.00

 

Letture tratte da Il film dei miei ricordi di Susanna Colussi (Archinto, 2010)

e da La meglio gioventù di Pier Paolo Pasolini (Sansoni, 1954)

 

letture Fabiano Fantini e Aida Talliente

musche David Cej e Mirko Cisilino

 

 

‘Sai… Non resta che sperare che la fine

venga davvero a spegnere l’accanito

dolore di aspettarla. Saremo insieme,

presto, in quel povero prato gremito

di pietre grigie, dove fresco il seme

dell’esistenza da ogni anno erbe e fiori

lì dove le ossa

dell’altro figlio tiene la passione

ancora vive nel gelo della pace:

vi arriva ogni pomeriggio, depone

i suoi fiori, in ordine, mentre tutto tace

intorno, e si sente solo il suo affanno,

pulisce la pietra, dove, ansioso, lui giace,

poi si allontana, e nel silenzio che hanno

subito ritrovato intorno muri e solchi,

si sentono i tonfi della pompa che tremando

lei spinge con le sue poche forze,

presto

anche noi, dolce superstite, saremo

perduti in fondo a questo fresco

pezzo di terra: ma

se qualcosa di puro, e sempre giovane,

vi resterà, sarà il tuo mondo mite,

la tua fiducia, il tuo eroismo:

nella dolcezza del gesto e della vite

o del sambuco, in ogni alto o misero

segno di vita, in ogni primavera, sarai

tu; in ogni luogo dove un giorno risero,

e di nuovo ridono, impuri, i vivi, tu darai

la purezza, l’unico giudizio che ci avanza,

ed è tremendo, e dolce: ché non c’è mai

disperazione senza un po’ di speranza’.

 

La madre di Pasolini – Susanna Colussi – scrisse, tra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Settanta, la storia romanzata della propria famiglia riempiendo in incognito 21 quaderni di quinta elementare, scritti a penna, con l’inchiostro. La stesura, probabilmente, avvenne all’oscuro del figlio Pier Paolo e, solo recentemente, queste vecchie storie di famiglia raccontate al giovane Pasolini da sua madre e dalla nonna sono state pubblicate.

All’inizio degli anni cinquanta Pier Paolo Pasolini aveva pubblicato queste stesse storie in forma di romanzo poetico nella sezione intitolata I Colùs del Romancero, volume secondo della raccolta La meglio gioventù.

Il racconto di Vicent, Pauli e Bebuti, diventano cos il cuore di un “viaggio” fatto di parole e musica, in cui le vicende della famiglia Colussiscritte da Susanna, s’intrecciano alle lettere tra lei e Pier Paolo e ad alcune poesie che il figlio le aveva dedicato.

Un percorso narrativo intimo e affettivo, fatto di piccole cose; di ricordi, di preghiere, di vicende avventurose realmente accadute, e parole di commovente bellezza. La voce di due attori: Aida Talliente e Fabiano Fantini chiamati qui a reinventare lo straordinario racconto di questa saga famigliare.

SOSPIRO D’ANIMA (la storia di Rosa)

Associazione Mani Tese, Finale Emilia  ore 21.00

di e con Aida Talliente

musiche eseguite dal vivo David Cej

disegno luci Luigi Biondi

 

primo premio Voci di Fonte 2010 Parma

menzione Premio Fersen per la drammaturgia 2010

premio speciale Museo Cervi 2011 Reggio Emilia

premio A. Landieri come miglio spettacolo 2011 Napoli

Premio Fringe festival 2011 Napoli

 

I loro visi avranno fisionomie nuove…

avranno qualcosa di nuovo che tiene

in sé luminose e comuni possibilità per l’avvenire,

quasi il sole di un’immensa Pasqua.

Saranno come inebriati di futuro…e di morte.

Quest’ansia di fraternità si chiamerà: Resistenza.

Sappiamo che occhi avrà

chi vivrà quell’esperienza comune

rigeneratrice del futuro: occhi minacciosi

di operaio o esaltati di intellettuale.

E tutto ciò avrà anche il nome di Speranza.

 P.P.Pasolini

 

SOSPIRO D’ANIMA

Un cerchio di pietre illuminato da piccoli lumi. Un albero bianco, scarno. Scatole, cassetti, vecchi oggetti accatastati su cui siede una donna “anziana”. Appena fuori dal cerchio, un ragazzo, forse un “angelo”, suona una fisarmonica. La donna si muove in questo luogo fatto di poveri oggetti, raccontando la sua storia. Lo fa come fosse un saluto, l’ultimo saluto prima di “andarsene”. Nel corso del racconto, il piccolo cerchio di pietre diventa un luogo di passaggio tra la vita e la morte, diventa una “mappa della memoria” su cui lei lascia le proprie orme, le proprie tracce. La musica l’accompagna. Una musica che diventa anche il canto di un’anima piena di cose…

Così inizia questo breve viaggio dedicato a Rosa Cantoni, Rosina per chi l’ha amata, o “Giulia” per chi l’ha conosciuta come protagonista della Resistenza friulana. Nato dopo un lungo ed intenso periodo di incontri con Rosina, lo spettacolo è un attraversamento lento e discreto dei suoi ricordi, delle sue vecchie fotografie e delle sue poesie. E’ il racconto prezioso di una vita straordinaria, vissuta con forza, coraggio e soprattutto amore; amore per la vita, per il mondo, per le future generazioni a cui Rosina sempre ha parlato.

Così desidero ricordarla. Così desidero tenerla viva e più presente che mai nella mia storia e nella storia dei nostri giorni, purtroppo destinati a perdere tutte quelle voci che in passato hanno tanto lottato per cambiare il mondo.

Aida Talliente

 

Rosa Cantoni era una delle più anziane partigiane della città di Udine. Durante la seconda guerra mondiale è stata protagonista nella lotta della Resistenza e poi deportata al campo di sterminio di Ravensbruk nel ’45. Ascoltando le sue parole e le sue testimonianze, si diventa silenziosi spettatori di tutto ciò che si è consumato nel corso del tormentato  ‘900.

Rosa muore il 28 gennaio del 2009, durante la costruzione dello spettacolo. A lei è dedicato questo  viaggio.

 

informazioni e biglietti

 

 

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

Rassegna teatrale “Akrópolis In│Palio Factory” del Teatro Club Udine

29 marzo 2018

ore 21.00

Teatro Palamostre, Udine 

 

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

Compagnia Biancofango

 

Drammaturgia Francesca Macrì, Andrea Trapani, Aida Talliente

Regia Francesca Macrì

Con Aida Talliente, Andrea Trapani

Costruzione delle scene Teatro della Tosse

Luci Gianni Staropoli

Suono Umberto Fiore

Aiuto regia Massimiliano Chinelli 

Produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

In collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, La Corte Ospitale, Cie TwainResidenze, Teatri di Vetro

Foto © Andrea Trapani

promo video

 

Nata dall’incontro tra l’attore e autore Andrea Trapani e la drammaturga e regista Francesca Macrì, la compagnia Biancofango sviluppa, nel corso di più di dieci anni d’attività, una ricerca nel segno della nuova drammaturgia e delle nuove forme di scrittura scenica. Da In punta di piedi a Porco mondo, il duo si è fatto conoscere per le sue fini capacità narrative e per aver trovato un punto d’equilibrio tra corpo e testo, tra scrittura e attorialità. Io non ho mani che mi accarezzino il viso (titolo che la compagnia ‘ruba con amore’ a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, per definire una cornice, un perimetro più che un reale contenuto) nasce da una domanda posta ai due attori che abitano la scena (Aida Talliente e lo stesso Trapani): «Qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Le cui parole potresti dire anche tu, in quanto persona e non in quanto attore?». Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, Woyzeck di Büchner, in risposta a questo iniziale quesito, animano uno spettacolo dal gusto pirandelliano in cui personaggi, attori e persone si sovrappongono senza continuità di causa. Due solitudini che si incontrano, due fragilità poste in un dialogo immaginario ma sempre in bilico tra realtà e finzione. Fino a non sapere più dove finisca il teatro e inizi la vita.

 

Informazioni e biglietti:

Tetro Club Udine, via Marco Volpe 13, Udine,

t 0432 507953
info@teatroclubudine.it

www.teatroclubudine.it

 

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ASPETTANDO IO NON HO MANI…

ASPETTANDO IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO…

ore 18.00

Libreria Friuli, Udine

 

Un incontro per parlare dei personaggi dello spettacolo “Io non ho mani che mi accarezzino il viso”, del lavoro fatto e dell’appuntamento per il 29 marzo al Teatro Palamostre.

Saranno presenti gli attori Aida Talliente e Andrea Trapani, la regista Francesca Macrì.

Conduce Fabiana Dallavalle.

In collaborazione con Bottega Errante per la Notte dei lettori 2018

 

programma dell’incontro: http://www.teatroclubudine.it/6304-rassegna-teatrale-akropolis-in-%E2%94%82palio-factory-10-febbraio-29-marzo-2018/

 

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI seconda residenza

Teatro di Pergine (seconda residenza artistica)

 

drammaturgia di Aida Talliente

con Aida Talliente

proiezioni analogiche/suono Hybrida

live painting Cosimo Miorelli

disegno luci Luigi Biondi

produzione Aria Teatro – Teatro di Pergine

 

Speranza,

non è una parola.

Non abbiamo che lei.

Facciamola diventare

occhi, mani e rabbia

e vinceremo la paura

 

Leonardo Zanier

 

Seconda residenza per il nuovo progetto sul “Vangelo delle Beatitudini”

 

 

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI seconda residenza

Teatro di Pergine (seconda residenza artistica)

 

drammaturgia di Aida Talliente

con Aida Talliente

proiezioni analogiche/suono Hybrida

live painting Cosimo Miorelli

disegno luci Luigi Biondi

produzione Aria Teatro – Teatro di Pergine

 

Speranza,

non è una parola.

Non abbiamo che lei.

Facciamola diventare

occhi, mani e rabbia

e vinceremo la paura

 

Leonardo Zanier

 

Seconda residenza per il nuovo progetto sul “Vangelo delle Beatitudini”

 

 

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI seconda residenza

Teatro di Pergine (seconda residenza artistica)

 

drammaturgia di Aida Talliente

con Aida Talliente

proiezioni analogiche/suono Hybrida

live painting Cosimo Miorelli

disegno luci Luigi Biondi

produzione Aria Teatro – Teatro di Pergine

 

Speranza,

non è una parola.

Non abbiamo che lei.

Facciamola diventare

occhi, mani e rabbia

e vinceremo la paura

 

Leonardo Zanier

 

Seconda residenza per il nuovo progetto sul “Vangelo delle Beatitudini”

 

 

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI seconda residenza

Teatro di Pergine (seconda residenza artistica)

 

drammaturgia di Aida Talliente

con Aida Talliente

proiezioni analogiche/suono Hybrida

live painting Cosimo Miorelli

disegno luci Luigi Biondi

produzione Aria Teatro – Teatro di Pergine

 

Speranza,

non è una parola.

Non abbiamo che lei.

Facciamola diventare

occhi, mani e rabbia

e vinceremo la paura

 

Leonardo Zanier

 

Seconda residenza per il nuovo progetto sul “Vangelo delle Beatitudini”

 

 

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI seconda residenza

Teatro di Pergine (seconda residenza artistica)

 

drammaturgia di Aida Talliente

con Aida Talliente

proiezioni analogiche/suono Hybrida

live painting Cosimo Miorelli

disegno luci Luigi Biondi

produzione Aria Teatro – Teatro di Pergine

 

Speranza,

non è una parola.

Non abbiamo che lei.

Facciamola diventare

occhi, mani e rabbia

e vinceremo la paura

 

Leonardo Zanier

 

Seconda residenza per il nuovo progetto sul “Vangelo delle Beatitudini”

 

 

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI seconda residenza

Teatro di Pergine (seconda residenza artistica)

 

drammaturgia di Aida Talliente

con Aida Talliente

proiezioni analogiche/suono Hybrida

live painting Cosimo Miorelli

disegno luci Luigi Biondi

produzione Aria Teatro – Teatro di Pergine

 

Speranza,

non è una parola.

Non abbiamo che lei.

Facciamola diventare

occhi, mani e rabbia

e vinceremo la paura

 

Leonardo Zanier

 

Seconda residenza per il nuovo progetto sul “Vangelo delle Beatitudini”

 

 

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