La Rosa Bianca

 27 gennaio ore 20.45 Teatro Pasolini, Casars della Delizia (Pn)

info: biblioteca@comune.casarsadelladelizia.pn.it

 

di e con  Aida Talliente e Sandro Pivotti

musiche Marco Colonna

disegno luci Luigi Biondi

 

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Udine, Comune di Udine, Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste, Arci Udine, Pordenone

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi

 

 

IL PROGETTO

La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

 

 

La Rosa Bianca

 26 gennaio  ore 9.00 e ore 11.00 Teatro Palamostre (Ud) 

doppia replica per le scuole – Tig CSS

biglietteria@cssudine.it 

 

di e con  Aida Talliente e Sandro Pivotti

musiche Marco Colonna

disegno luci Luigi Biondi

 

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Udine, Comune di Udine, Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste, Arci Udine, Pordenone

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, il piacere della legalità

un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi

 

 

IL PROGETTO

La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

 

 

Macalizi

Macalizi, il dio del massacro

20 gennaio ore 21.00

Teatro Comunale Luigi Candoni, via XXV Aprile Tolmezzo (Ud)

info e prenotazioni: 0433 41659 / 043341247 candonifrisacco@gmail.com

regia di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei

testo di Yasmina Reza

con Aida Talliente, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino

scene Luigina tusini

fonica Ivan moda 

una produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Mittelfest 2022, Arlef

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski .Maçalizi è il titolo friulano della commedia con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione di Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente. La commedia racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese. Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.
La tensione si rispecchia nell’evoluzione delle parole. All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.
Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.
Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Macalizi

Macalizi, il dio del massacro

DOPPIA REPLICA

19 gennaio ore 19.00 e ore 21.00

Teatro Comunale Luigi Candoni, via XXV Aprile Tolmezzo (Ud)

info e prenotazioni: 0433 41659 / 043341247 candonifrisacco@gmail.com

regia di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei

testo di Yasmina Reza

con Aida Talliente, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino

scene Luigina tusini

fonica Ivan moda 

una produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Mittelfest 2022, Arlef

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski .Maçalizi è il titolo friulano della commedia con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione di Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente. La commedia racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese. Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.
La tensione si rispecchia nell’evoluzione delle parole. All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.
Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.
Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Macalizi

Macalizi, il dio del massacro

DOPPIA REPLICA

13 gennaio ore 19.00 e ore 21.00

Teatro Benois De Cecco, via XXIX Ottobre, Codroipo (Ud)

info e prenotazioni: 0432 824633 biglietteria@ertfvg.it

regia di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei

testo di Yasmina Reza

con Aida Talliente, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino

scene Luigina tusini

fonica Ivan moda 

una produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Mittelfest 2022, Arlef

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski .Maçalizi è il titolo friulano della commedia con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione di Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente. La commedia racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese. Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.
La tensione si rispecchia nell’evoluzione delle parole. All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.
Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.
Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Macalizi

Macalizi, il dio del massacro

DOPPIA REPLICA

7  gennaio ore 19.00 e ore 21.00

Auditorium Comunale Centro Civico, via Manfrin San vito al Tagliamento (Ud)

info e prenotazioni: 0434843030/ 0434 843032 iat@sanvitoaltagliamento.fvg.it

regia di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei

testo di Yasmina Reza

con Aida Talliente, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino

scene Luigina tusini

fonica Ivan moda 

una produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Mittelfest 2022, Arlef

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski .Maçalizi è il titolo friulano della commedia con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione di Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente. La commedia racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese. Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.
La tensione si rispecchia nell’evoluzione delle parole. All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.
Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.
Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Futuro Passato

FUTURO PASSATO

mercoledi 20 e venerdì 22 dicembre dalle ore 19.00

Teatro S. Giorgio (Ud)

info e prenotazioni: Udine, Teatro Palamostre, piazzale Paolo Diacono 21
tel +39 0432 506925 fax +39 0432 504448
biglietteria@cssudine.it
orario: dal lunedì al sabato ore 17.30 – 19.30
Prevendita sul circuito Vivaticket
La biglietteria al Teatro San Giorgio aprirà un’ora prima dell’inizio.

testi di Denise Deniz Montalvo, Gabriele Paupini, Caterina Filograno, Tatjana Motta, Riccardo Favaro 

con Xenja Mrtinovic, Mirko soldano, Aida Talliente, Zoe Parnici, Caterian Filograno, Andrea Dante Benazzo, Andrea Collavino, Daniele Tenze. 

allestminto scenico: Federico Bellini, Tommaso Tuzzoli, Caterina Filograno, Aida Talliente

ambienti sonori Aida Talliente

 

PET ROCK

Un giornalista dal sentire e dall’agire sempre
più meccanico divide il proprio tempo tra il lavoro -eseguito da casa e
tramite ChatGPT- e il Metaverso. Una giovane artista decide di reagire ad
una performance di robot ideata dall’intelligenza artificiale. Intorno a loro
un mondo di violenza, reale e virtuale, di solitudini, di controllo. In cui, chi
resta, resta pietrificato. lettura scenica di Federico Bellini

con Xenja Martinovic e Mirko Soldano

di Denise Diaz Montalvo

 

ANTROPICO

Wally e Luna sono due adolescenti che si
tengono a debita distanza dal resto del mondo. Al loro primo incontro
decidono di fare un gioco nel quale Luna finisce per ritrovarsi un coltello
piantato in mezzo al petto. Nonostante questo, la ragazza tornerà per
continuare a giocare con il suo nuovo amico, costruendo poco a poco
un’amicizia destinata a rompersi sotto il peso di una realtà che svela
lentamente i suoi meccanismi.
Contemporaneamente, un anziano informatico, proprietario di
un’imponente azienda tecnologica chiamata Antropico, risponde per la
prima volta dopo anni di silenzio alle domande di una giornalista
olografica sulla creazione del suo impero digitale.
lettura scenica e selezione musicale a cura di Tommaso Tuzzoli
con Zoe Pernici, Mirko Soldano, Aida Talliente | suoni a cura di Aida Talliente
Child psichology e Hope there’s someone eseguite da Giorgio Pacorig
di Gabriele Paupini

 

OLEANDRA

Tom Lincoln crede di concludere un buon
affare quando compra e cancella una villa Liberty dal metaverso. Conta,
infatti, di rivederne il terreno alla vicina Mansion Margiela, interessata ad
ampliare i suoi possedimenti. Ma il sistema sbaglia, e non elimina uno dei
cespugli di oleandro che separava il castello dal mondo. E così
“Oleandra” sopravvive. Mentre Tom e sua moglie Mildred si disperano,
attorno al mistero – e al miracolo – della persistenza di Oleandra molti
avatar si interrogano: come Jhon Locke, diretto da un colto Hacker; o
Greta Thumberg, per cui Oleandra diventa simbolo della lotta al
disboscamento digitale; o Brooke e Ridge, maschere del rapporto in
disfacimento tra Tom e Mildred. Intanto Oleandra viaggia, nel tempo e tra
i mondi, per persistere. E, forse, trovare un’identità.
lettura scenica a cura di Caterina Filograno
con Andrea Dante Benazzo, Zoe Pernici, Caterina Filograno, Aida Talliente

 

STORIES

Un incidente stradale trasforma i tre personaggi
coinvolti in Vittima, Testimone e Sopravvissuto. Testimone e Sopravvissuto
iniziano una storia d’amore ma Sopravvissuto non ricorda più nulla: chi è?
Da dove viene? Perché era lì la notte dell’incidente? La sua amnesia divora
tutti i ricordi, e lentamente anche tutto il presente. È possibile
comprendere il presente, quando non si conosce il proprio passato?

lettura scenica a cura di : Aida Talliente. Con Aida Talliente, Zoe Pernici, Andrea Collavino e Daniele Tenze

suoni di aida Talliente

 

NASTRO 2

Il nastro è una dimensione ambigua, capace di
accogliere molte più narrazioni dell’impressione che offre. Una storia
d’amore, di tradimento e di sangue si trasforma, progressivamente, in
una riflessione sui limiti stessi del racconto sulla scena.

lettura scenica  a cura di Aida Talliente. Con Aida Talliente, Zoe Pernici, Andrea Collavino, Daniele Tenze.

di Riccardo Favaro

Futuro Passato

FUTURO PASSATO

mercoledi 20 e venerdì 22 dicembre dalle ore 19.00

Teatro S. Giorgio (Ud)

info e prenotazioni: Udine, Teatro Palamostre, piazzale Paolo Diacono 21
tel +39 0432 506925 fax +39 0432 504448
biglietteria@cssudine.it
orario: dal lunedì al sabato ore 17.30 – 19.30
Prevendita sul circuito Vivaticket
La biglietteria al Teatro San Giorgio aprirà un’ora prima dell’inizio.

testi di Denise Deniz Montalvo, Gabriele Paupini, Caterina Filograno, Tatjana Motta, Riccardo Favaro 

con Xenja Mrtinovic, Mirko soldano, Aida Talliente, Zoe Parnici, Caterian Filograno, Andrea Dante Benazzo, Andrea Collavino, Daniele Tenze. 

allestminto scenico: Federico Bellini, Tommaso Tuzzoli, Caterina Filograno, Aida Talliente

ambienti sonori Aida Talliente

 

PET ROCK

Un giornalista dal sentire e dall’agire sempre
più meccanico divide il proprio tempo tra il lavoro -eseguito da casa e
tramite ChatGPT- e il Metaverso. Una giovane artista decide di reagire ad
una performance di robot ideata dall’intelligenza artificiale. Intorno a loro
un mondo di violenza, reale e virtuale, di solitudini, di controllo. In cui, chi
resta, resta pietrificato. lettura scenica di Federico Bellini

con Xenja Martinovic e Mirko Soldano

di Denise Diaz Montalvo

 

ANTROPICO

Wally e Luna sono due adolescenti che si
tengono a debita distanza dal resto del mondo. Al loro primo incontro
decidono di fare un gioco nel quale Luna finisce per ritrovarsi un coltello
piantato in mezzo al petto. Nonostante questo, la ragazza tornerà per
continuare a giocare con il suo nuovo amico, costruendo poco a poco
un’amicizia destinata a rompersi sotto il peso di una realtà che svela
lentamente i suoi meccanismi.
Contemporaneamente, un anziano informatico, proprietario di
un’imponente azienda tecnologica chiamata Antropico, risponde per la
prima volta dopo anni di silenzio alle domande di una giornalista
olografica sulla creazione del suo impero digitale.
lettura scenica e selezione musicale a cura di Tommaso Tuzzoli
con Zoe Pernici, Mirko Soldano, Aida Talliente | suoni a cura di Aida Talliente
Child psichology e Hope there’s someone eseguite da Giorgio Pacorig
di Gabriele Paupini

 

OLEANDRA

Tom Lincoln crede di concludere un buon
affare quando compra e cancella una villa Liberty dal metaverso. Conta,
infatti, di rivederne il terreno alla vicina Mansion Margiela, interessata ad
ampliare i suoi possedimenti. Ma il sistema sbaglia, e non elimina uno dei
cespugli di oleandro che separava il castello dal mondo. E così
“Oleandra” sopravvive. Mentre Tom e sua moglie Mildred si disperano,
attorno al mistero – e al miracolo – della persistenza di Oleandra molti
avatar si interrogano: come Jhon Locke, diretto da un colto Hacker; o
Greta Thumberg, per cui Oleandra diventa simbolo della lotta al
disboscamento digitale; o Brooke e Ridge, maschere del rapporto in
disfacimento tra Tom e Mildred. Intanto Oleandra viaggia, nel tempo e tra
i mondi, per persistere. E, forse, trovare un’identità.
lettura scenica a cura di Caterina Filograno
con Andrea Dante Benazzo, Zoe Pernici, Caterina Filograno, Aida Talliente

 

STORIES

Un incidente stradale trasforma i tre personaggi
coinvolti in Vittima, Testimone e Sopravvissuto. Testimone e Sopravvissuto
iniziano una storia d’amore ma Sopravvissuto non ricorda più nulla: chi è?
Da dove viene? Perché era lì la notte dell’incidente? La sua amnesia divora
tutti i ricordi, e lentamente anche tutto il presente. È possibile
comprendere il presente, quando non si conosce il proprio passato?

lettura scenica a cura di : Aida Talliente. Con Aida Talliente, Zoe Pernici, Andrea Collavino e Daniele Tenze

suoni di aida Talliente

 

NASTRO 2

Il nastro è una dimensione ambigua, capace di
accogliere molte più narrazioni dell’impressione che offre. Una storia
d’amore, di tradimento e di sangue si trasforma, progressivamente, in
una riflessione sui limiti stessi del racconto sulla scena.

lettura scenica  a cura di Aida Talliente. Con Aida Talliente, Zoe Pernici, Andrea Collavino, Daniele Tenze.

di Riccardo Favaro

Macalizi

Macalizi, il dio del massacro

17 dicembre ore 21.00

Teatro Monsignr Lavaroni, Artegna (Ud)

info e prenotazioni:  3318210675 info@teatroartegna.it

regia di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei

testo di Yasmina Reza

con Aida Talliente, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino

scene Luigina tusini

fonica Ivan moda 

una produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Mittelfest 2022, Arlef

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski .Maçalizi è il titolo friulano della commedia con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione di Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente. La commedia racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese. Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.
La tensione si rispecchia nell’evoluzione delle parole. All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.
Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.
Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Macalizi

Macalizi, il dio del massacro

DOPPIA REPLICA

16  dicembre ore 19.00 e ore 21.00

Teatro Monsignr Lavaroni, Artegna (Ud)

info e prenotazioni:  3318210675 info@teatroartegna.it

regia di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei

testo di Yasmina Reza

con Aida Talliente, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino

scene Luigina tusini

fonica Ivan moda 

una produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Mittelfest 2022, Arlef

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski .Maçalizi è il titolo friulano della commedia con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione di Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente. La commedia racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese. Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.
La tensione si rispecchia nell’evoluzione delle parole. All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.
Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.
Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.
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