Macalizi

Macalizi, il dio del massacro

DOPPIA REPLICA

16  dicembre ore 19.00 e ore 21.00

Teatro Monsignr Lavaroni, Artegna (Ud)

info e prenotazioni:  3318210675 info@teatroartegna.it

regia di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei

testo di Yasmina Reza

con Aida Talliente, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino

scene Luigina tusini

fonica Ivan moda 

una produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Mittelfest 2022, Arlef

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski .Maçalizi è il titolo friulano della commedia con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione di Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente. La commedia racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese. Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.
La tensione si rispecchia nell’evoluzione delle parole. All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.
Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.
Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Macalizi

SPETTACOLI ANNULLATI !!!!!

 

Macalizi, il dio del massacro

9 e 10 dicembre  ore 19.00 e ore 21.00

Teatro Comunale Centro Civico San Vito al Tagliamento

 

regia di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei

testo di Yasmina Reza

con Aida Talliente, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino

scene Luigina tusini

fonica Ivan moda 

una produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Mittelfest 2022, Arlef

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski .Maçalizi è il titolo friulano della commedia con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione di Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente. La commedia racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese. Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.
La tensione si rispecchia nell’evoluzione delle parole. All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.
Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.
Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Io ti ho a cuore – I care

IO TI HO A CUORE – I CARE
Cari ragazzi di Barbiana…polifonia di voci dal mondo della scuola

tratto da “Lettere a una professoressa” 

sabato 28 ottobre ore 09.00
Teatro Palamostre (Ud)

info e prenotazioni: anpiudine@gmail.com

Aida Talliente: interprete e autrice
un ringraziamento speciale ai professori: 
Massimo Marangone, Marcella Ferro, Simone Del Mondo, Chiara Tempo, Anna Tommasella

Una mattinata intensa dedicata a Don Milani a cent’anni dalla sua nascita. Spunti e riflessioni che s’intrecceranno con progetti artistici pensati per gli studenti e la comunità. 

DOPO LA PIOGGIA

Dopo la pioggia
Mercoledì 18 e giovedì 19 ottobre ore 20.45
Teatro Comunale di Pergine Valsugana
 di e con Aida Talliente Chiara Benedetti
produzione ariaTeatro

Due donne. Due sorelle. Il loro affetto, il loro amore. Una vita passata insieme e poi, improvvisamente, la morte. È la storia di una “relazione”. Inizia dalla fine, dalla morte di una delle due, in una casa (la loro), in una mattina di pioggia. Da quell’istante, come in un sogno, torniamo indietro nel tempo; il tempo della loro giovinezza.

“Talliente e Benedetti si guardano e ci guardano: semoventi, incespicanti, ambivalenti e convergenti, claudicanti e saltellanti, giovani e vecchie e sempiterne, le due sorelle ci accompagnano a ritroso e in avanti, dalla giovinezza alla stazione finale, che forse finale non è. Perché forte come la morte è l’amore. E perché c’è un filo di speranza, perfino nel fiume della pioggia che allaga il nostro lutto.”

Paolo Ghezzi, il Dolomiti

Per maggiori informazioni puoi consultare il sito www.teatrodipergine.it/teatro/2164-dopo-la-pioggia

 

 

 

 

DOPO LA PIOGGIA

Dopo la pioggia
Mercoledì 18 e giovedì 19 ottobre ore 20.45
Teatro Comunale di Pergine Valsugana
 di e con Aida Talliente Chiara Benedetti
produzione ariaTeatro

Due donne. Due sorelle. Il loro affetto, il loro amore. Una vita passata insieme e poi, improvvisamente, la morte. È la storia di una “relazione”. Inizia dalla fine, dalla morte di una delle due, in una casa (la loro), in una mattina di pioggia. Da quell’istante, come in un sogno, torniamo indietro nel tempo; il tempo della loro giovinezza.

“Talliente e Benedetti si guardano e ci guardano: semoventi, incespicanti, ambivalenti e convergenti, claudicanti e saltellanti, giovani e vecchie e sempiterne, le due sorelle ci accompagnano a ritroso e in avanti, dalla giovinezza alla stazione finale, che forse finale non è. Perché forte come la morte è l’amore. E perché c’è un filo di speranza, perfino nel fiume della pioggia che allaga il nostro lutto.”

Paolo Ghezzi, il Dolomiti

Per maggiori informazioni puoi consultare il sito www.teatrodipergine.it/teatro/2164-dopo-la-pioggia

 

 

 

 

DOPO LA PIOGGIA

Dopo la pioggia
Mercoledì 18 e giovedì 19 ottobre ore 20.45
Teatro Comunale di Pergine Valsugana
 di e con Aida Talliente Chiara Benedetti
produzione ariaTeatro

Due donne. Due sorelle. Il loro affetto, il loro amore. Una vita passata insieme e poi, improvvisamente, la morte. È la storia di una “relazione”. Inizia dalla fine, dalla morte di una delle due, in una casa (la loro), in una mattina di pioggia. Da quell’istante, come in un sogno, torniamo indietro nel tempo; il tempo della loro giovinezza.

“Talliente e Benedetti si guardano e ci guardano: semoventi, incespicanti, ambivalenti e convergenti, claudicanti e saltellanti, giovani e vecchie e sempiterne, le due sorelle ci accompagnano a ritroso e in avanti, dalla giovinezza alla stazione finale, che forse finale non è. Perché forte come la morte è l’amore. E perché c’è un filo di speranza, perfino nel fiume della pioggia che allaga il nostro lutto.”

Paolo Ghezzi, il Dolomiti

Per maggiori informazioni puoi consultare il sito www.teatrodipergine.it/teatro/2164-dopo-la-pioggia

 

 

 

 

DOPO LA PIOGGIA

Dopo la pioggia
Mercoledì 18 e giovedì 19 ottobre ore 20.45
Teatro Comunale di Pergine Valsugana
 di e con Aida Talliente Chiara Benedetti
produzione ariaTeatro

Due donne. Due sorelle. Il loro affetto, il loro amore. Una vita passata insieme e poi, improvvisamente, la morte. È la storia di una “relazione”. Inizia dalla fine, dalla morte di una delle due, in una casa (la loro), in una mattina di pioggia. Da quell’istante, come in un sogno, torniamo indietro nel tempo; il tempo della loro giovinezza.

“Talliente e Benedetti si guardano e ci guardano: semoventi, incespicanti, ambivalenti e convergenti, claudicanti e saltellanti, giovani e vecchie e sempiterne, le due sorelle ci accompagnano a ritroso e in avanti, dalla giovinezza alla stazione finale, che forse finale non è. Perché forte come la morte è l’amore. E perché c’è un filo di speranza, perfino nel fiume della pioggia che allaga il nostro lutto.”

Paolo Ghezzi, il Dolomiti

Per maggiori informazioni puoi consultare il sito www.teatrodipergine.it/teatro/2164-dopo-la-pioggia

 

 

 

 

Ritratto del Leone Willie The Lion Smith

7 settembre ore 21.00 

Mane Mulino d’Arte / incontri tra suoni, cibo e natura

via del Molino 2 – Pozzuolo del Friuli (Ud)

info e prenotazioni: info@mulinoanordest.it – www.mulinoanordest,it – tel. 335 624 4338 / 333 770 9421

 

Si consiglia plaid o cuscino per accomodarsi sull’erba (ad esaurimento posti a sedere).

A fine concerto il momento  conviviale con aperitivo offerto dalle attività locali che collabprano al progetto. 

 

voce, suoni, effetti Aida Talliente

fender rhodes, organo, synth korg ms20  Giorgio Pacorig

live painting Cosimo Miorelli

 

Tratto da Ritratto del Leone Willie “The Lion” Smith’ di Amiri Baraka

Una produzione Hybrida Space

 

“Li ho suonati tutti

barrel house, ragtime, blues,

dixieland, boogie woogie, swing,

bebop, bop, persino classica.

Non fa la minima differenza

il nome che i critici o i giornalisti musicali

ci appiccicano sopra.

E’ tutta musica ed è tutta un’espressione dell’animo umano”.

Willie “The Lion” Smith

 

RITRATTO DEL LEONE

“Ragtime significa: musica suonata da chi non conosce la tastiera del piano. Il suonatore di ragtime stuzzica i tasti facendo ciò che gli viene in mente perché è fanatico, presuntuoso e molto aggressivo, fino a quando non arriva qualcun altro e si mette a suonare davvero. Allora egli diventa docile come un agnello. Ora, la differenza tra il suonatore di ragtimee un pianista vero, sta nell’aver dimestichezza con le progressioni eil sapersi muovere con entrambe le mani”.

Willie “The Lion” Smith, il suo piano, la sua musica, le sue funamboliche esecuzioni e non solo, raccontate attraverso quadri sonori, in cui le sue parole, la poesia di Amiri Baraka, i rumori dell’ambiente e una musica che a volte arriva all’urlo, costruiscono situazioni diverse, frammenti di vita. Un film sonoro in cui le sue composizioni vengono “usate” in modo libero; scomponendole, rielaborandole e intrecciando stili diversi dal blues al ragtime e all’elettronica, cosi come lui faceva con ogni melodia.

Tutto questo ci apre una domanda a cui non abbiamo ancora trovato risposta: “Ma cosa abbiamo mai tanto da urlare se urlare, il più delle volte, non serve a niente?”

Il mondo sarà sempre pieno di cinguettatori, ruttatori, saltimbanchi e vecchi cialtroni con i loro pifferi rotti a scorrazzare per le strade delle città.

Abitiamo la domanda.

DONNE CHE CAMBIANO IL MONDO

11 agosto ore 21.30 via Sibilla 36, Baluardo Velasco, via Bottino 16 – Marsala

a cura dell’Associazione: Finestre sul mondo

 

di e con Aida Talliente

musiche Elsa Martìn e Aida Talliente

video animation Giulia Spanghero

 

Lo spettacolo verrà eseguito in solo poichè Elsa Martìn non potrà essere presente 

 

 

 

“Non temo la morte. Temo il silenzio di fronte all’ingiustizia.

 Sono giovane e desidero vivere.

Ma dico a tutti coloro che vorrebbero farmi del male,

 che sono pronta dove e quando vorrete colpirmi.

 Potrete recidere un fiore

 ma non potrete impedire alla primavera di arrivare”

Malalai Joya

 

Un mondo migliore è possibile grazie alle donne. Questo concetto ha catturato la mente ed il cuore di tutti coloro che sono assetati di giustizia e i cui diritti sono loro negati. Soprattutto per le donne l’idea di un mondo migliore è alla base di tutto: di qualsiasi dimostrazione, qualsiasi campagna, qualsiasi sforzo nel mobilitare le persone, e dato il coinvolgimento e il ruolo giocato dalle donne, s’intuisce che molto probabilmente un mondo migliore ci sarà grazie a loro. Quando le donne narrano le loro storie, producono un’esperienza di guarigione per se stesse e per chi le ascolta. Dire la verità sulle loro vite cambia il mondo. Quando le donne si raccontano, scoprono temi comuni. Imparano che le proprie individuali esperienze di invisibilità, discriminazione, mancanza di riconoscimento e pressioni familiari e sociali sono comuni ad altre donne e non rimangono immobili. Fanno di tutto per migliorare la situazione. Sono nati così i centri anti violenza, le case delle donne ed è stata assicurata l’assistenza legale per porre fine alla violenza di genere. Per maschie e femmine sono state richieste e implementate istruzione, democrazia, riforme sul lavoro, nuovi diritti di famiglia e nuove legislazioni in materia di salute riproduttiva. Non c’è settore dell’umana esistenza in cui le donne non abbiano lavorato e non stiano lavorando affinché le priorità siano pace, giustizia, uguaglianza e libertà per tutti.

A loro è dedicato questo percorso narrativo e musicale che si sviluppa attraverso storie  provenienti da varie parti del mondo. Voci e grida di lotta, di impegno, di memoria, di pazienza, passione, cura e bellezza. Esperienze che si mischiano e vanno a comporre un tessuto sociale più umano e attento, fatto di solidarietà, incontri, scambi e collaborazioni; da quelle delle piantatrici di alberi nel deserto del Tatacoa in Sud America, alla storia di Malalai Joya deputata alla Camera bassa in Afghanistan, alle lettere dal carcere scritte da Nassrim Sotoudeh, l’avvocatessa iraniana che da sempre lotta per i diritti degli oppressi, alle parole di Liliana Segre che ci inchiodano davanti alla storia drammatica della Seconda Guerra Mondiale e all’Europa dei giorni nostri.  E ancora: le voci dalle seminatrici in Ruanda, quelle delle straordinarie combattenti Kurde e l’ultima voce quella di Joumana Haddad poetessa libanese.

Donne che ricostruiscono il mondo con un lavoro incessante, con straordinaria determinazione e con orgogliosa tenacia nonostante le difficoltà.

Parole, canto e sonorità evocative e visionarie, sono gli strumenti che disegnano paesaggi emotivi all’interno di questo viaggio denso di umanità che vuole essere un doveroso omaggio a tutte quelle donne che, giorno dopo giorno, con amore e forza, continuano a lottare rendendo possibile ciò che, altrimenti, resterebbe solo illusione.

 

 

Stories e Nastro 2

19 luglio ore 20.00 e ore 21.00 Teatro dei Fabbri, via dei Fabbri 2 (TS)

per il progetto “Futuro Passato”

info spettacoli e prenotazioni: https://www.tinaos.com/festil-2023/biglietteria/

 

 coordinamento letture Aida Talliente 
con Andrea Collavino, Aida Talliente, Zoe Pernici e Daniele Tenze
direzione tecnica Maurizio Tell 
testi di Tatjana Motta e Riccardo Favero

Da quest’ anno il progetto “Futuro Passato” promuove due testi inediti di autori affermati nella scena nazionale, oltre a compiere una selezione di autori  tramite bando, fornire un periodo di residenza artistica, laboratori di drammaturgia attivati con il Liceo Einstein di Cervignano del Friuli e con il Liceo Artistico Sello di Udine e pubblicare nuove drammaturgie che nascono intorno a un tema diverso in ogni edizione. Una nuova tappa di “Futuro Passato” sarà il 19 luglio al Teatro dei Fabbri (Ts), dove verranno presentati e letti i testi: “Stories” di Tatjana Motta e “Nastro 2” di Riccardo Favero. 

Seo wordpress plugin by www.seowizard.org.