PINOCCHIO

PINOCCHIO

di Joël Pommerat

regia Fabrizio Arcuri

in scena gli attori Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente.

spazio scenico Luigina Tusini

produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia

 

Joël Pommerat è uno degli autori francesi più interessanti degli ultimi anni. Autore e regista dei suoi testi, fa convivere nelle sue creazioni, e nei suoi immaginari, poetica disincantata e lettura politica. Fabrizio Arcuri porta in scena le riscritture di due delle fiabe occidentali più note, Cenerentola e Pinocchio, in un’operazione che ne smaschera le trame, inseguendo la scrittura precisa e pungente di Pommerat, regalandone un senso di racconto attuale, pieno di lucidità e ironia.

 

 

Pommerat esalta con intelligenza e divertimento tutte le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore.E poi, soprattutto in Cenerentola, affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla, l’incapacità di chi è nato da poco di confrontarsi con la fine sempre troppo prossima – anche per chi ormai ha un età adulta. A poco possono le fate, e neanche il tempo che passa sembra servire. L’umanità ha a che fare con la sua propria fine, e li forse, solo li, trova un nuovo inizio.
E poi Pinocchio con il suo portato filosofico e culturale, con la sua aggressione al senso del vero e del falso, al senso del morale e dell’immorale. E ancora anche qui ai rapporti di forza che in fondo fanno i rapporti d’amore, con gli altri, e prima ancora con se stessi. E infine, il senso di cosa è umano, di dove sta l’umanità.
Pommerat trova così il modo di raccontarci storie che conosciamo, mettendone al centro meccanismi che viviamo, costruendo immagini che ci appartengono, scattando foto in cui ci riconosciamo. Siamo lì, eppure appena fuori per ancora poterci guardare e ridere di noi.

Fabrizio Arcuri

info e biglietti www.cssudine.it

PINOCCHIO

PINOCCHIO

di Joël Pommerat

regia Fabrizio Arcuri

in scena gli attori Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente.

spazio scenico Luigina Tusini

produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia

 

Joël Pommerat è uno degli autori francesi più interessanti degli ultimi anni. Autore e regista dei suoi testi, fa convivere nelle sue creazioni, e nei suoi immaginari, poetica disincantata e lettura politica. Fabrizio Arcuri porta in scena le riscritture di due delle fiabe occidentali più note, Cenerentola e Pinocchio, in un’operazione che ne smaschera le trame, inseguendo la scrittura precisa e pungente di Pommerat, regalandone un senso di racconto attuale, pieno di lucidità e ironia.

 

 

Pommerat esalta con intelligenza e divertimento tutte le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore.E poi, soprattutto in Cenerentola, affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla, l’incapacità di chi è nato da poco di confrontarsi con la fine sempre troppo prossima – anche per chi ormai ha un età adulta. A poco possono le fate, e neanche il tempo che passa sembra servire. L’umanità ha a che fare con la sua propria fine, e li forse, solo li, trova un nuovo inizio.
E poi Pinocchio con il suo portato filosofico e culturale, con la sua aggressione al senso del vero e del falso, al senso del morale e dell’immorale. E ancora anche qui ai rapporti di forza che in fondo fanno i rapporti d’amore, con gli altri, e prima ancora con se stessi. E infine, il senso di cosa è umano, di dove sta l’umanità.
Pommerat trova così il modo di raccontarci storie che conosciamo, mettendone al centro meccanismi che viviamo, costruendo immagini che ci appartengono, scattando foto in cui ci riconosciamo. Siamo lì, eppure appena fuori per ancora poterci guardare e ridere di noi.

Fabrizio Arcuri

info e biglietti www.cssudine.it
Il 17 febbraio, al termine dello spettacolo, Fabrizio Arcuri e la compagnia incontrano il pubblico

PINOCCHIO

PINOCCHIO

di Joël Pommerat

regia Fabrizio Arcuri

in scena gli attori Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente.

spazio scenico Luigina Tusini

produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia

 

Joël Pommerat è uno degli autori francesi più interessanti degli ultimi anni. Autore e regista dei suoi testi, fa convivere nelle sue creazioni, e nei suoi immaginari, poetica disincantata e lettura politica. Fabrizio Arcuri porta in scena le riscritture di due delle fiabe occidentali più note, Cenerentola e Pinocchio, in un’operazione che ne smaschera le trame, inseguendo la scrittura precisa e pungente di Pommerat, regalandone un senso di racconto attuale, pieno di lucidità e ironia.

 

 

Pommerat esalta con intelligenza e divertimento tutte le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore.E poi, soprattutto in Cenerentola, affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla, l’incapacità di chi è nato da poco di confrontarsi con la fine sempre troppo prossima – anche per chi ormai ha un età adulta. A poco possono le fate, e neanche il tempo che passa sembra servire. L’umanità ha a che fare con la sua propria fine, e li forse, solo li, trova un nuovo inizio.
E poi Pinocchio con il suo portato filosofico e culturale, con la sua aggressione al senso del vero e del falso, al senso del morale e dell’immorale. E ancora anche qui ai rapporti di forza che in fondo fanno i rapporti d’amore, con gli altri, e prima ancora con se stessi. E infine, il senso di cosa è umano, di dove sta l’umanità.
Pommerat trova così il modo di raccontarci storie che conosciamo, mettendone al centro meccanismi che viviamo, costruendo immagini che ci appartengono, scattando foto in cui ci riconosciamo. Siamo lì, eppure appena fuori per ancora poterci guardare e ridere di noi.

Fabrizio Arcuri

info e biglietti www.cssudine.it

SOSPIRO D’ANIMA (la storia di Rosa)

Al Teatro Civico 14 di Caserta andrà in scena:

 
SOSPIRO D’ANIMA (la storia di Rosa)
Rosa Cantoni raccontata attraverso le sue poesie, le immagini, la musica. Un canto per la libertà, un viaggio nella sua memoria.
 
di e con Aida Talliente
musiche interpretate da David Cej
disegno luci Luigi Biondi
scenografia Massimo Staich
 
una produzione di Aida Talliente
in collaborazione con La Casadargilla di Roma

con il sostegno di ANPI  – Udine, ANED-Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, Commissione delle Pari Opportunità, Centro d’Accoglienza “E. Balducci”, Donne in Nero, Libreria Cluf,Università della Liberetà Udine; u ringraziamento speciale al Teatro Club di Udine

Premio Ermo Colle 2010  (Tizzano val Parma)

Premio Speciale al Concorso Teatro e Resistenza 2011 Museo Cervi (Gattatico)

Premio Antonio Landieri 2010 come miglior spettacolo dell’anno (Napoli)

Premio Napoli Fringe Festival 2011 (Napoli)

“Sempre lei, giovane trentenne, riesce a trasformarsi davanti ai nostri occhi increduli in una vecchia prossima alla morte, a incarnarne la voce incerta, il gesticolare sconnesso, il cammino affaticato, il peso degli anni nelle spalle ricurve e soprattutto l’affascinante anziano sorriso, che è segno di carattere indomito e di coscienza pulita. Rosa Cantoni, vecchia poetessa partigiana, prende vita nel suo corpo e prende vita anche la giovane Rosa Cantoni evocata dai ricordi della vecchia, ricordi che narrano di guerra, resistenza, deportazione. Lo spettacolo vive in gran parte nelle eccezionali doti da trasformista della Talliente ma anche nell’efficace interazione con le musiche del fisarmonicista, angelo che accompagna la donne in ogni suo passo. Straconsigliato.” Fabio Massimo Franceschelli

info: www.teatrocivico14.org

evento facebook

SOSPIRO D’ANIMA (la storia di Rosa)

Al Teatro Civico 14 di Caserta andrà in scena:

 
SOSPIRO D’ANIMA (la storia di Rosa)
Rosa Cantoni raccontata attraverso le sue poesie, le immagini, la musica. Un canto per la libertà, un viaggio nella sua memoria.
 
di e con Aida Talliente
musiche interpretate da David Cej
disegno luci Luigi Biondi
scenografia Massimo Staich
 
una produzione di Aida Talliente
in collaborazione con La Casadargilla di Roma

con il sostegno di ANPI  – Udine, ANED-Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, Commissione delle Pari Opportunità, Centro d’Accoglienza “E. Balducci”, Donne in Nero, Libreria Cluf,Università della Liberetà Udine; u ringraziamento speciale al Teatro Club di Udine

 

Premio Ermo Colle 2010  (Tizzano val Parma)

Premio Speciale al Concorso Teatro e Resistenza 2011 Museo Cervi (Gattatico)

Premio Antonio Landieri 2010 come miglior spettacolo dell’anno (Napoli)

Premio Napoli Fringe Festival 2011 (Napoli)

 

“Sempre lei, giovane trentenne, riesce a trasformarsi davanti ai nostri occhi increduli in una vecchia prossima alla morte, a incarnarne la voce incerta, il gesticolare sconnesso, il cammino affaticato, il peso degli anni nelle spalle ricurve e soprattutto l’affascinante anziano sorriso, che è segno di carattere indomito e di coscienza pulita. Rosa Cantoni, vecchia poetessa partigiana, prende vita nel suo corpo e prende vita anche la giovane Rosa Cantoni evocata dai ricordi della vecchia, ricordi che narrano di guerra, resistenza, deportazione. Lo spettacolo vive in gran parte nelle eccezionali doti da trasformista della Talliente ma anche nell’efficace interazione con le musiche del fisarmonicista, angelo che accompagna la donne in ogni suo passo. Straconsigliato.” Fabio Massimo Franceschelli

 

info: www.teatrocivico14.org

evento facebook

RITRATTO DEL LEONE Willie “The Lion” Smith

Lunedì 19 dicembre 2016 alle ore 20.45 presso l’Auditorium “Elio Venier” saremo ospiti della rassegna Cultura Nuova Jazz dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pasian di Prato (UD) con:

RITRATTO DEL LEONE

Willie “The Lion” Smith

voce, effetti, suoni Aida Talliente

fender rhodes Giorgio Pacorig

produzione Hybrida

Willie “The Lion” Smith, il suo piano, la sua musica, le sue funamboliche esecuzioni e non solo, raccontate attraverso quadri sonori, in cui le sue parole, la poesia di Amiri Baraka, i rumori dell’ambiente e una musica che a volte arriva all’urlo, costruiscono situazioni diverse, frammenti di vita. Un film sonoro in cui le sue composizioni vengono “usate” in modo libero; scomponendole, rielaborandole e intrecciando stili diversi dal blues al ragtime e all’elettronica, cosi come lui faceva con ogni melodia.
Tutto questo ci apre una domanda a cui non abbiamo ancora trovato risposta: “Ma cosa abbiamo mai tanto da urlare se urlare, il più delle volte, non serve a niente?”
Il mondo sarà sempre pieno di cinguettatori, ruttatori, saltimbanchi e rottinculo con i loro pifferi rotti a scorrazzare per le strade delle città.
Abitiamo la domanda.

Ingresso gratuito

PORCO MONDO

Il Teatro Ca’ Foscari di Venezia ospita:

PORCO MONDO

drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Aida Talliente e Andrea Trapani
disegno luci Luigi Biondi
produzione Biancofango – La Corte Ospitale – Officina1011

 

Un uomo. Una donna. Una coppia. Una stanza. Un mese. Dicembre. Una notte.
Quella di Natale.
La neve che tutto ricopre e tutto cancella. L’alba che coglie d’anticipo il buio, svela i desideri osceni, consuma i pensieri, stravolge gli animi, conduce al logoramento.
Eccoli. Gli sposi ribelli. Gli amanti stremati.
Eccoli. Il superstite e il boia. L’incontro degli opposti.
Nulla li soddisfa. Nulla li sazia.
Ma dove si scappa mentre ci si viene incontro?

 

info: www.unive.it

PORCO MONDO

Il Teatro dell’Orologio di Roma ospita:

PORCO MONDO

drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Aida Talliente e Andrea Trapani
disegno luci Luigi Biondi
produzione Biancofango – La Corte Ospitale – Officina1011

 

Un uomo. Una donna. Una coppia. Una stanza. Un mese. Dicembre. Una notte.
Quella di Natale.
La neve che tutto ricopre e tutto cancella. L’alba che coglie d’anticipo il buio, svela i desideri osceni, consuma i pensieri, stravolge gli animi, conduce al logoramento.
Eccoli. Gli sposi ribelli. Gli amanti stremati.
Eccoli. Il superstite e il boia. L’incontro degli opposti.
Nulla li soddisfa. Nulla li sazia.
Ma dove si scappa mentre ci si viene incontro?

 

info: www.teatroorologio.com

PORCO MONDO

Il Teatro dell’Orologio di Roma ospita:

PORCO MONDO

drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Aida Talliente e Andrea Trapani
disegno luci Luigi Biondi
produzione Biancofango – La Corte Ospitale – Officina1011

 

Un uomo. Una donna. Una coppia. Una stanza. Un mese. Dicembre. Una notte.
Quella di Natale.
La neve che tutto ricopre e tutto cancella. L’alba che coglie d’anticipo il buio, svela i desideri osceni, consuma i pensieri, stravolge gli animi, conduce al logoramento.
Eccoli. Gli sposi ribelli. Gli amanti stremati.
Eccoli. Il superstite e il boia. L’incontro degli opposti.
Nulla li soddisfa. Nulla li sazia.
Ma dove si scappa mentre ci si viene incontro?

 

info: www.teatroorologio.com

PORCO MONDO

Il Teatro dell’Orologio di Roma ospita:

PORCO MONDO

drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Aida Talliente e Andrea Trapani
disegno luci Luigi Biondi
produzione Biancofango – La Corte Ospitale – Officina1011

 

Un uomo. Una donna. Una coppia. Una stanza. Un mese. Dicembre. Una notte.
Quella di Natale.
La neve che tutto ricopre e tutto cancella. L’alba che coglie d’anticipo il buio, svela i desideri osceni, consuma i pensieri, stravolge gli animi, conduce al logoramento.
Eccoli. Gli sposi ribelli. Gli amanti stremati.
Eccoli. Il superstite e il boia. L’incontro degli opposti.
Nulla li soddisfa. Nulla li sazia.
Ma dove si scappa mentre ci si viene incontro?

 

info: www.teatroorologio.com

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