ATLAS

“Le carte geografiche sono astratte e allo stesso tempo concrete, e nonostante pretendano di essere oggettive, non offrono una riproduzione della realtà, bensì una sua ardita interpretazione”

 

LABORATORI DI FORMAZIONE TEATRALE

dell’Associazione Culturale Seduta_Stante

con Alessandro Maione, Matteo Angius, Aida Talliente e Erica Mattioni.
Quattro laboratori per curiosi, amanti, professionisti di teatro. Quattro possibilità di scoprirsi a teatro, e per aprire il teatro alla scoperta. Quattro diversi laboratori di teatro per un’occasione unica di giocare con il proprio corpo, la voce e i pensieri, con la costruzione di storie e con il loro racconto; un’occasione di immaginare la propria idea di “fare teatro” o per approfondire pratiche ed esperienza.

Il tema comune saranno la mappa e l’Atlante, intesi come strumenti teorici e pratici attraverso i quali raccontare storie di personaggi lontani, esplorare con la fantasia luoghi sconosciuti e rielaborare itinerari personali che confondano realtà e immaginazione. Proveremo a ridisegnare confini e a stabilire nuove regole temporali per poter osservare la terra, inteso come luogo fisico nel quale viviamo, attraverso una nuova decodifica.

 

PROGRAMMA:

 

7 – 8 – 9 Aprile

I Punti Rossi

a cura di Erica Mattioni

 

21 – 22 – 23 Aprile

Mappe per storie abitate

cura di Aida Talliente

 

12 – 13- 14 Maggio

Atlanti Privati

a cura di Matteo Angius

 

26 -27- 28 Maggio

L’isola della recitazione

a cura di Alessandro Maione


Dove
I laboratori si terranno a San Giovani al Natisone (UD), via Madonna del Podgora 32

Orari

Venerdì 18.00 – 21.00
Sabato 10.30 – 13.30 / 14.30 – 17.30
Domenica 10.30 – 13.30 / 14.30 – 17.30 19.00 – 20.00 prova aperta

Modalità d’iscrizione
Il laboratorio è aperto a tutti e non sono richieste esperienze pregresse. Il numero minimo per l’attivazione del singoli laboratori è di 8 persone fino ad un massimo di 15 iscrizioni. Per partecipare al laboratorio sarà necessario inviare la propria iscrizione via mail a traparentesi.info@gmail.com

Costi
La quota per i singoli laboratori è di 75,00 euro comprensivo di 5 euro di tessera associativa. Chi desidera partecipare a più laboratori avrà una riduzione di 10 euro ad ogni iscrizione.

Info
traparentesi.info@gmail.com tel. 348.4912627

 

 

SOSPIRO D’ANIMA (la storia di Rosa)

Al Teatro Sant’Antonio di Montecchio Maggiore (VI) andrà in scena:

 
SOSPIRO D’ANIMA (la storia di Rosa)
Rosa Cantoni raccontata attraverso le sue poesie, le immagini, la musica. Un canto per la libertà, un viaggio nella sua memoria.
 
di e con Aida Talliente
musiche interpretate da David Cej
disegno luci Luigi Biondi
scenografia Massimo Staich
 
una produzione di Aida Talliente
in collaborazione con Lacasadargilla, Roma

con il sostegno di ANPI  – Udine, ANED-Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, Commissione delle Pari Opportunità, Centro d’Accoglienza “E. Balducci”, Donne in Nero, Libreria Cluf,Università della Liberetà Udine; u ringraziamento speciale al Teatro Club di Udine

Premio Ermo Colle 2010  (Tizzano val Parma)

Premio Speciale al Concorso Teatro e Resistenza 2011 Museo Cervi (Gattatico)

Premio Antonio Landieri 2010 come miglior spettacolo dell’anno (Napoli)

Premio Napoli Fringe Festival 2011 (Napoli)

“Sempre lei, giovane trentenne, riesce a trasformarsi davanti ai nostri occhi increduli in una vecchia prossima alla morte, a incarnarne la voce incerta, il gesticolare sconnesso, il cammino affaticato, il peso degli anni nelle spalle ricurve e soprattutto l’affascinante anziano sorriso, che è segno di carattere indomito e di coscienza pulita. Rosa Cantoni, vecchia poetessa partigiana, prende vita nel suo corpo e prende vita anche la giovane Rosa Cantoni evocata dai ricordi della vecchia, ricordi che narrano di guerra, resistenza, deportazione. Lo spettacolo vive in gran parte nelle eccezionali doti da trasformista della Talliente ma anche nell’efficace interazione con le musiche del fisarmonicista, angelo che accompagna la donne in ogni suo passo. Straconsigliato.” Fabio Massimo Franceschelli

 

 

 

per info e prenotazioni: 0444 492415 Piano Infinito

 

La Carovana Artistica in Giordania

Riparte la Carovana Artistica: dal 4 aprile al 16 aprile saremo in Giordania, prima ad Amman, poi nel campo profughi di Za’Atri, vicino al confine siriano.

Tutto questo non sarebbe possibile senza l’aiuto di amici e collaboratori che ormai da quasi due anni sostengono il progetto.

Grazie a Pier Luigi Di Piazza, al Centro Balducci di Zugliano (UD) e agli artisti che hanno partecipato alla rassegna “Di tutti i colori”, grazie al Circolo Arci Mis(s)kappa di Udine, all’associazione culturale Mentilibere e a Ospiti in arrivo ONLUS.

Seguite il nostro viaggio sulla pagina facebook La Carovana Artistica

Torneremo per raccontare

 

AISHA (un frammento d’Africa)

All’interno della rassegna MigrArt degli amici dell’Associazione Culturale Mentilibere, venerdì 17 marzo alle ore 21.00 andrà in scena:

 

AISHA (un frammento d’Africa)

la storia vera di una ex-ragazza soldato ivoriana

 

di e con Aida Talliente

disegno luci di Luigi Biondi

una produzione di Aida Talliente
in collaborazione col progetto “Ripartire” di Lisa Candotti e Associazione Culturale Lacasadargilla

con il patrocinio di Amnesty International Italia

 

Primo premio al concorso nazionale Premio dodici donne – Rieti 2009
Finalista al concorso internazionale di Drammaturgia A. Musco – Messina 2008

 

“Profondo messaggio di alto valore umano e civile (…) autrice e interprete Aida Talliente, giovane e appassionata attrice partita per varie esplorazioni umane e artistiche nei luoghi fragili del mondo, anche estremi e drammatici, ma sempre ricchi di tradizioni profonde e di energie vitali. (…) una storia, quella di Aisha,  di morte annunciata e di riscatto possibile (…) una primordiale liberazione.” Angela Felice

 

info: Cinema Cinecity, via Arcobaleno 12 (dietro a piazza Gino Ursella) 33054 Lignano City
cinecitylignano@gmail.com  +39 345 5912233

 

 

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IL PESCIOLINO NERO

 

“Non importa se un giorno non vivrò più, quello che importa sono le tracce che avrò lasciato nella vita degli altri”

 

Venerdì 10 marzo 2017 alle ore 16.00 all’interno della rassegna MigrArt dell’Associazione Culturale MentiLibere andrà in scena lo spettacolo teatrale:

 

IL PESCIOLINO NERO

di e con Serena Di Blasio,  Paolo Forte, Aida Talliente e Micol Sperandio

produzione_Carovana Artistica Udine-Idomeni

testo tratto da “Il pesciolino nero” di Samad Behrangi

 

Lo spettacolo si ispira alla storia “Il pesciolino nero” dell’autore iraniano Samad Behrangi, maestro di scuola elementare che scriveva storie bellissime in lingua persiana. Amava molto i bambini del suo Paese, per i quali desiderava un mondo in cui non fossero costretti a lavorare come schiavi ma potessero andare a scuola per imparare a leggere e a sognare.

 

per informazioni: MigArt www.mentilibere.org L.HUBpark, ex Impianto Base in Piazzale Roma, Lignano Sabbiadoro – tel 335285790 – 0431 409040 – 0431 409041 infogio@lignano.org

 

A seguire: INCONTRO CON LA CAROVANA ARTISTICA alle ore 21.00 al Centro Civico Sandro Pertini di Lignano Sabbiadoro

 

 

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LADY SINGS THE BLUES

 

LADY SINGS THE BLUES

la storia di Billie Holiday

 

adattamento teatrale Aida Talliente

direzione musicale Simone Serafini

la band:

Mirko Cisilino tromba

Stefano De Giorgio sax baritono

Filippo Orefice sax tenore e clarinetto

Maurizio Cepparo trombone

Luca Dal Sacco chitarra

Francesco De Luisa pianoforte

Simone Serafini contrabbasso

Alessandro Mansutti batteria

disegno luci Luigi Biondi

 

 

Una donna. Un gruppo di musicisti seduti accanto a lei. Vecchi microfoni, vecchi dischi sparsi, sedie accatastate, bicchieri qua e là. Una scritta luminosa che scende dall’alto: ON AIR. È dentro questo mondo che nasce la voce di Billie Holiday, quella voce che più di ogni altra è riuscita a raccontare con sincerità ogni sorta di esperienza vissuta. Urlo e Canto, divisi da una linea molto sottile, ed è dentro questa linea che nasce fragile e bellissimo il suo blues.

 

Teatro-canzone o recital con sound. E’ difficile, e forse superfluo, imbrigliare in una categoria l’originalità dello spettacolo “The lady sings the blues”, che unisce il monologo spezzato di Aida Talliente, sempre strepitosa, e il blues live di una band affiatatissima di otto strumentisti, guidati da Simone Serafini. Ma un collante c’è in questo scivolare tra loro della parola che racconta e del tappeto sonoro che le fa eco. Ed è l’omaggio a distanza, a suo modo straniato, che dei giovani artisti bianchi del Duemila tributano alla vita e al prodigio di una regina statunitense del canto “nero”. Angela Felice

info e biglietti www.ertfvg.it
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PINOCCHIO | CENERENTOLA

PINOCCHIO ore 19.00 | CENERENTOLA ore 22.00

di Joël Pommerat

regia Fabrizio Arcuri

in scena gli attori Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente.

spazio scenico Luigina Tusini

produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia

 

Joël Pommerat è uno degli autori francesi più interessanti degli ultimi anni. Autore e regista dei suoi testi, fa convivere nelle sue creazioni, e nei suoi immaginari, poetica disincantata e lettura politica. Fabrizio Arcuri porta in scena le riscritture di due delle fiabe occidentali più note, Cenerentola e Pinocchio, in un’operazione che ne smaschera le trame, inseguendo la scrittura precisa e pungente di Pommerat, regalandone un senso di racconto attuale, pieno di lucidità e ironia.

 

 

Pommerat esalta con intelligenza e divertimento tutte le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore.E poi, soprattutto in Cenerentola, affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla, l’incapacità di chi è nato da poco di confrontarsi con la fine sempre troppo prossima – anche per chi ormai ha un età adulta. A poco possono le fate, e neanche il tempo che passa sembra servire. L’umanità ha a che fare con la sua propria fine, e li forse, solo li, trova un nuovo inizio.
E poi Pinocchio con il suo portato filosofico e culturale, con la sua aggressione al senso del vero e del falso, al senso del morale e dell’immorale. E ancora anche qui ai rapporti di forza che in fondo fanno i rapporti d’amore, con gli altri, e prima ancora con se stessi. E infine, il senso di cosa è umano, di dove sta l’umanità.
Pommerat trova così il modo di raccontarci storie che conosciamo, mettendone al centro meccanismi che viviamo, costruendo immagini che ci appartengono, scattando foto in cui ci riconosciamo. Siamo lì, eppure appena fuori per ancora poterci guardare e ridere di noi.

Fabrizio Arcuri

info e biglietti www.cssudine.it

PINOCCHIO | CENERENTOLA

PINOCCHIO ore 19.00 | CENERENTOLA ore 22.00

di Joël Pommerat

regia Fabrizio Arcuri

in scena gli attori Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente.

spazio scenico Luigina Tusini

produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia

 

Joël Pommerat è uno degli autori francesi più interessanti degli ultimi anni. Autore e regista dei suoi testi, fa convivere nelle sue creazioni, e nei suoi immaginari, poetica disincantata e lettura politica. Fabrizio Arcuri porta in scena le riscritture di due delle fiabe occidentali più note, Cenerentola e Pinocchio, in un’operazione che ne smaschera le trame, inseguendo la scrittura precisa e pungente di Pommerat, regalandone un senso di racconto attuale, pieno di lucidità e ironia.

 

 

Pommerat esalta con intelligenza e divertimento tutte le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore.E poi, soprattutto in Cenerentola, affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla, l’incapacità di chi è nato da poco di confrontarsi con la fine sempre troppo prossima – anche per chi ormai ha un età adulta. A poco possono le fate, e neanche il tempo che passa sembra servire. L’umanità ha a che fare con la sua propria fine, e li forse, solo li, trova un nuovo inizio.
E poi Pinocchio con il suo portato filosofico e culturale, con la sua aggressione al senso del vero e del falso, al senso del morale e dell’immorale. E ancora anche qui ai rapporti di forza che in fondo fanno i rapporti d’amore, con gli altri, e prima ancora con se stessi. E infine, il senso di cosa è umano, di dove sta l’umanità.
Pommerat trova così il modo di raccontarci storie che conosciamo, mettendone al centro meccanismi che viviamo, costruendo immagini che ci appartengono, scattando foto in cui ci riconosciamo. Siamo lì, eppure appena fuori per ancora poterci guardare e ridere di noi.

Fabrizio Arcuri

info e biglietti www.cssudine.it

CENERENTOLA

CENERENTOLA

di Joël Pommerat

regia Fabrizio Arcuri

in scena gli attori Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente.

spazio scenico Luigina Tusini

produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia

 

Joël Pommerat è uno degli autori francesi più interessanti degli ultimi anni. Autore e regista dei suoi testi, fa convivere nelle sue creazioni, e nei suoi immaginari, poetica disincantata e lettura politica. Fabrizio Arcuri porta in scena le riscritture di due delle fiabe occidentali più note, Cenerentola e Pinocchio, in un’operazione che ne smaschera le trame, inseguendo la scrittura precisa e pungente di Pommerat, regalandone un senso di racconto attuale, pieno di lucidità e ironia.

 

 

Pommerat esalta con intelligenza e divertimento tutte le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore.E poi, soprattutto in Cenerentola, affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla, l’incapacità di chi è nato da poco di confrontarsi con la fine sempre troppo prossima – anche per chi ormai ha un età adulta. A poco possono le fate, e neanche il tempo che passa sembra servire. L’umanità ha a che fare con la sua propria fine, e li forse, solo li, trova un nuovo inizio.
E poi Pinocchio con il suo portato filosofico e culturale, con la sua aggressione al senso del vero e del falso, al senso del morale e dell’immorale. E ancora anche qui ai rapporti di forza che in fondo fanno i rapporti d’amore, con gli altri, e prima ancora con se stessi. E infine, il senso di cosa è umano, di dove sta l’umanità.
Pommerat trova così il modo di raccontarci storie che conosciamo, mettendone al centro meccanismi che viviamo, costruendo immagini che ci appartengono, scattando foto in cui ci riconosciamo. Siamo lì, eppure appena fuori per ancora poterci guardare e ridere di noi.

Fabrizio Arcuri

info e biglietti www.cssudine.it

CENERENTOLA

CENERENTOLA

di Joël Pommerat

regia Fabrizio Arcuri

in scena gli attori Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente.

spazio scenico Luigina Tusini

produzione CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia

 

Joël Pommerat è uno degli autori francesi più interessanti degli ultimi anni. Autore e regista dei suoi testi, fa convivere nelle sue creazioni, e nei suoi immaginari, poetica disincantata e lettura politica. Fabrizio Arcuri porta in scena le riscritture di due delle fiabe occidentali più note, Cenerentola e Pinocchio, in un’operazione che ne smaschera le trame, inseguendo la scrittura precisa e pungente di Pommerat, regalandone un senso di racconto attuale, pieno di lucidità e ironia.

 

 

Pommerat esalta con intelligenza e divertimento tutte le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore.E poi, soprattutto in Cenerentola, affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla, l’incapacità di chi è nato da poco di confrontarsi con la fine sempre troppo prossima – anche per chi ormai ha un età adulta. A poco possono le fate, e neanche il tempo che passa sembra servire. L’umanità ha a che fare con la sua propria fine, e li forse, solo li, trova un nuovo inizio.
E poi Pinocchio con il suo portato filosofico e culturale, con la sua aggressione al senso del vero e del falso, al senso del morale e dell’immorale. E ancora anche qui ai rapporti di forza che in fondo fanno i rapporti d’amore, con gli altri, e prima ancora con se stessi. E infine, il senso di cosa è umano, di dove sta l’umanità.
Pommerat trova così il modo di raccontarci storie che conosciamo, mettendone al centro meccanismi che viviamo, costruendo immagini che ci appartengono, scattando foto in cui ci riconosciamo. Siamo lì, eppure appena fuori per ancora poterci guardare e ridere di noi.

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