Le Voci – Appunti di una Separazione

“Le Voci – Appunti di una Separazione”, tutti i giovedi dal 19 novembre al 17 dicembre ore 12.30 su Radio Cà Foscari
Un progetto coordinato da Aida Talliente per Teatro Cà Foscari di Venezia.
Voci di persone che confluiscono in 5 audio documentari creati durante un percorso laboratoriale con alcune studentesse universitarie; 5 temi comuni (isolamento/separazione, dentro/fuori, l’attesa, la morte, l’unione/la comunità), su cui le persone riflettono e s’interrogano, incontrandosi nell’esperienza che tutti stiamo vivendo. Tante voci dunque, che a seguito di incontri profondamente umani s’intrecciano e diventano un’unica voce delicata e commovente.
Prima puntata: “Isolametno/Separazione”- giovedi 19 novembre alle ore 12.00
La puntata è preceduta da una breve intervista riguardante il progetto.
Seconda puntata: “Dentro/Fuori” – giovedì 26 novembre ore 12.30,
Terza puntata: “L’ Attesa”- giovedì 3 dicembre ore 12.30,
Quarta puntata: “La Morte”- giovedì 10 dicembre ore 12.30,
Quinta puntata: “L’unione/La Comunità” – giovedì 17 dicembre ore 12.30
tutto su Radio Cà Foscari: unive.it/radiocafoscari
I materiali audio sono stati raccolti da Aida Talliente e le partecipanti al laboratoio: Elisabetta Moiraghi, Giulia Endrizzi, Susanna Latini, Valentina Ruzzenenti, Beatrice Silverii, Alice Vianello.
Un ringraziamento particolare a Donatella Ventimiglia responsabile del Settore Teatro per il coinvolgimento al progetto, Marco Tonino per l’organizzazione e Cristiano Colleoni per il supporto tecnico alla conduzione del laboratorio.

 

 

 

 

 

DONNE CHE CAMBIANO IL MONDO

7 dicembre ore 21.0 – Teatro cinema impero, Martignacco (Ud)

di e con Aida Talliente: racconti e musica ed Elsa Martin: voce e musica

 

“Non temo la morte. Temo il silenzio di fronte all’ingiustizia.

 Sono giovane e desidero vivere.

Ma dico a tutti coloro che vorrebbero farmi del male,

 che sono pronta dove e quando vorrete colpirmi.

 Potrete recidere un fiore

 ma non potrete impedire alla primavera di arrivare”

 

Malalai Joya

 

Un mondo migliore è possibile grazie alle donne. Questo concetto ha catturato la mente ed il cuore di tutti coloro che sono assetati di giustizia e i cui diritti sono loro negati. Soprattutto per le donne l’idea di un mondo migliore è alla base di tutto: di qualsiasi dimostrazione, qualsiasi campagna, qualsiasi sforzo nel mobilitare le persone, e dato il coinvolgimento e il ruolo giocato dalle donne, s’intuisce che molto probabilmente un mondo migliore ci sarà grazie a loro. Quando le donne narrano le loro storie, producono un’esperienza di guarigione per se stesse e per chi le ascolta. Dire la verità sulle loro vite cambia il mondo. Quando le donne si raccontano, scoprono temi comuni. Imparano che le proprie individuali esperienze di invisibilità, discriminazione, mancanza di riconoscimento e pressioni familiari e sociali sono comuni ad altre donne e non rimangono immobili. Fanno di tutto per migliorare la situazione. Sono nati così i centri anti violenza, le case delle donne ed è stata assicurata l’assistenza legale per porre fine alla violenza di genere. Per maschie e femmine sono state richieste e implementate istruzione, democrazia, riforme sul lavoro, nuovi diritti di famiglia e nuove legislazioni in materia di salute riproduttiva. Non c’è settore dell’umana esistenza in cui le donne non abbiano lavorato e non stiano lavorando affinché le priorità siano pace, giustizia, uguaglianza e libertà per tutti.

A loro è dedicato questo percorso narrativo e musicale che si sviluppa attraverso storie  provenienti da varie parti del modo. Voci e grida di lotta, di impegno, di pazienza, passione, cura e bellezza. Esperienze che si mischiano e vanno a comporre un tessuto sociale più umano e attento, fatto di solidarietà, incontri, scambi e collaborazioni; da quelle delle piantatrici di alberi nel deserto del Tatacoa in Sud America, alla storia di Malalai Joya deputata alla Camera bassa in Afghanistan, alle lettere dal carcere scritte da Nassrim Sotoudeh, l’avvocatessa iraniana che da sempre lotta per i diritti degli oppressi. E ancora: le voci dalle seminatrici in Ruanda, quelle delle straordinarie combattenti Kurde e l’ultima voce quella di Joumana Haddad poetessa libanese.

Donne che ricostruiscono il mondo con un lavoro incessante, con straordinaria determinazione e con orgogliosa tenacia nonostante le difficoltà.

Parole, canto e sonorità evocative e visionarie, sono gli strumenti che disegnano paesaggi emotivi all’interno di questo viaggio denso di umanità e che vuole essere un doveroso omaggio a tutte quelle donne che, giorno dopo giorno, con amore e forza, continuano a lottare rendendo possibile ciò che, altrimenti, resterebbe solo illusione.

 

 

 

Le Voci – Appunti di una Separazione

“Le Voci – Appunti di una Separazione”, tutti i giovedi dal 19 novembre al 17 dicembre ore 12.30 su Radio Cà Foscari
Un progetto coordinato da Aida Talliente per Teatro Cà Foscari di Venezia.
Voci di persone che confluiscono in 5 audio documentari creati durante un percorso laboratoriale con alcune studentesse universitarie; 5 temi comuni (isolamento/separazione, dentro/fuori, l’attesa, la morte, l’unione/la comunità), su cui le persone riflettono e s’interrogano, incontrandosi nell’esperienza che tutti stiamo vivendo. Tante voci dunque, che a seguito di incontri profondamente umani s’intrecciano e diventano un’unica voce delicata e commovente.
Prima puntata: “Isolametno/Separazione”- giovedi 19 novembre alle ore 12.00
La puntata è preceduta da una breve intervista riguardante il progetto.
Seconda puntata: “Dentro/Fuori” – giovedì 26 novembre ore 12.30,
Terza puntata: “L’ Attesa”- giovedì 3 dicembre ore 12.30,
Quarta puntata: “La Morte”- giovedì 10 dicembre ore 12.30,
Quinta puntata: “L’unione/La Comunità” – giovedì 17 dicembre ore 12.30
tutto su Radio Cà Foscari: unive.it/radiocafoscari
I materiali audio sono stati raccolti da Aida Talliente e le partecipanti al laboratoio: Elisabetta Moiraghi, Giulia Endrizzi, Susanna Latini, Valentina Ruzzenenti, Beatrice Silverii, Alice Vianello.
Un ringraziamento particolare a Donatella Ventimiglia responsabile del Settore Teatro per il coinvolgimento al progetto, Marco Tonino per l’organizzazione e Cristiano Colleoni per il supporto tecnico alla conduzione del laboratorio.

 

 

 

 

 

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI

Il Vangelo delle Beatitudini,  1/12  ore 19.00 Teatro Miela Bonawentura (Ts)  

Tel. 040 3477672 E-mail: biglietteria@miela.it

“Domani non è una parola

domani è la speranza

non abbiamo che lei.

Usiamola,

facciamola diventare occhi, mani, rabbia

e vinceremo la paura”

Leonardo Zanier

 

Uno spettacolo

di e con Aida Talliente

disegno luci – Luigi Biondi

assistente al suono – Alessandro Barbina

video animation  – Cosimo Miorelli

assistente al video e alle proiezioni – Roger Foschia

elementi scenici – Luigina Tusini

grafica per le proiezioni – Giulia Spangaro e Virginia Di Lazzaro

grafica – Massimo Staich

fotografia – Matteo De Stefano

consulenza e realizzazione sonora – Massimo Toniutti, Alberto Novello, Giorgio Pacorig

 

Il discorso della montagna riportato agli uomini, segna la traccia per entrare dentro un percorso di parole e storie che si interrogano sul tema della speranza, che la chiedono, che la cercano. Speranza legata agli affetti più cari, speranza davanti alla difficoltà del vivere, speranza dove non è possibile averne, speranza come augurio. Quattro momenti che mostrano volti e condizioni umane differenti per la loro storia ma legate da un discorso comune: le Beatitudini.

A raccontare, oltre alle parole, sono anche  grandi immagini proiettate e scomposte da prismi che attraverso giochi di luce disegnano non solo lo spazio scenico ma anche quello emotivo. Disegni e ombre che si compongono e si dissolvono a svelare lentamente paesaggi diversi. Melodie di giocattoli o piccoli oggetti che nascono direttamente nello spazio scenico, per costruire l’ambiente di ogni storia.

Primo quadro: gli umili e i puri di cuore. Dedicato alla mia famiglia.

Secondo quadro: quelli che piangono e quelli che hanno compassione. Dedicato a Mario Vatta

Terzo quadro: i non violenti. Dedicato a F. L. R. ergastolano in un carcere di massima sicurezza.

Quarto quadro: quelli che hanno fame e sete di giustizia e i perseguitati a causa della giustizia. Dedicato a quelli che hanno il coraggio di andare fino in fondo perché sentono che qualcosa esisterà, aldilà di me, aldilà di te, aldilà di quello che succederà.

 

Produzione – Aria Teatro Pergine  –  CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia

Con il patrocinio di Centro d’Accoglienza E. Balducci

 

 

 

 

 

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI

Il Vangelo delle Beatitudini,  27/11  ore 21.00 Teatro di Meano (Tn)  

www.teatrodimeano.it

 

“Domani non è una parola

domani è la speranza

non abbiamo che lei.

Usiamola,

facciamola diventare occhi, mani, rabbia

e vinceremo la paura”

Leonardo Zanier

 

Uno spettacolo

di e con Aida Talliente

disegno luci – Luigi Biondi

assistente al suono – Alessandro Barbina

video animation  – Cosimo Miorelli

assistente al video e alle proiezioni – Roger Foschia

elementi scenici – Luigina Tusini

grafica per le proiezioni – Giulia Spangaro e Virginia Di Lazzaro

grafica – Massimo Staich

fotografia – Matteo De Stefano

consulenza e realizzazione sonora – Massimo Toniutti, Alberto Novello, Giorgio Pacorig

 

Il discorso della montagna riportato agli uomini, segna la traccia per entrare dentro un percorso di parole e storie che si interrogano sul tema della speranza, che la chiedono, che la cercano. Speranza legata agli affetti più cari, speranza davanti alla difficoltà del vivere, speranza dove non è possibile averne, speranza come augurio. Quattro momenti che mostrano volti e condizioni umane differenti per la loro storia ma legate da un discorso comune: le Beatitudini.

A raccontare, oltre alle parole, sono anche  grandi immagini proiettate e scomposte da prismi che attraverso giochi di luce disegnano non solo lo spazio scenico ma anche quello emotivo. Disegni e ombre che si compongono e si dissolvono a svelare lentamente paesaggi diversi. Melodie di giocattoli o piccoli oggetti che nascono direttamente nello spazio scenico, per costruire l’ambiente di ogni storia.

Primo quadro: gli umili e i puri di cuore. Dedicato alla mia famiglia.

Secondo quadro: quelli che piangono e quelli che hanno compassione. Dedicato a Mario Vatta

Terzo quadro: i non violenti. Dedicato a F. L. R. ergastolano in un carcere di massima sicurezza.

Quarto quadro: quelli che hanno fame e sete di giustizia e i perseguitati a causa della giustizia. Dedicato a quelli che hanno il coraggio di andare fino in fondo perché sentono che qualcosa esisterà, aldilà di me, aldilà di te, aldilà di quello che succederà.

 

Produzione – Aria Teatro Pergine  –  CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia

Con il patrocinio di Centro d’Accoglienza E. Balducci

 

 

 

 

 

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI

Il Vangelo delle Beatitudini,  27/11  ore 21.00 Teatro di Meano (Tn)  

www.teatrodimeano.it

 

“Domani non è una parola

domani è la speranza

non abbiamo che lei.

Usiamola,

facciamola diventare occhi, mani, rabbia

e vinceremo la paura”

Leonardo Zanier

 

Uno spettacolo

di e con Aida Talliente

disegno luci – Luigi Biondi

assistente al suono – Alessandro Barbina

video animation  – Cosimo Miorelli

assistente al video e alle proiezioni – Roger Foschia

elementi scenici – Luigina Tusini

grafica per le proiezioni – Giulia Spangaro e Virginia Di Lazzaro

grafica – Massimo Staich

fotografia – Matteo De Stefano

consulenza e realizzazione sonora – Massimo Toniutti, Alberto Novello, Giorgio Pacorig

 

Il discorso della montagna riportato agli uomini, segna la traccia per entrare dentro un percorso di parole e storie che si interrogano sul tema della speranza, che la chiedono, che la cercano. Speranza legata agli affetti più cari, speranza davanti alla difficoltà del vivere, speranza dove non è possibile averne, speranza come augurio. Quattro momenti che mostrano volti e condizioni umane differenti per la loro storia ma legate da un discorso comune: le Beatitudini.

A raccontare, oltre alle parole, sono anche  grandi immagini proiettate e scomposte da prismi che attraverso giochi di luce disegnano non solo lo spazio scenico ma anche quello emotivo. Disegni e ombre che si compongono e si dissolvono a svelare lentamente paesaggi diversi. Melodie di giocattoli o piccoli oggetti che nascono direttamente nello spazio scenico, per costruire l’ambiente di ogni storia.

Primo quadro: gli umili e i puri di cuore. Dedicato alla mia famiglia.

Secondo quadro: quelli che piangono e quelli che hanno compassione. Dedicato a Mario Vatta

Terzo quadro: i non violenti. Dedicato a F. L. R. ergastolano in un carcere di massima sicurezza.

Quarto quadro: quelli che hanno fame e sete di giustizia e i perseguitati a causa della giustizia. Dedicato a quelli che hanno il coraggio di andare fino in fondo perché sentono che qualcosa esisterà, aldilà di me, aldilà di te, aldilà di quello che succederà.

 

Produzione – Aria Teatro Pergine  –  CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia

Con il patrocinio di Centro d’Accoglienza E. Balducci

 

 

 

 

 

DONNE CHE CAMBIANO IL MONDO ad oggi rimandato

27 novembre ore 21.0 – Teatro di Fagagna (Ud) – ad oggi rinviato a data da definirsi

di e con Aida Talliente: racconti e musica ed Elsa Martin: voce e musica

 

“Non temo la morte. Temo il silenzio di fronte all’ingiustizia.

 Sono giovane e desidero vivere.

Ma dico a tutti coloro che vorrebbero farmi del male,

 che sono pronta dove e quando vorrete colpirmi.

 Potrete recidere un fiore

 ma non potrete impedire alla primavera di arrivare”

 

Malalai Joya

 

Un mondo migliore è possibile grazie alle donne. Questo concetto ha catturato la mente ed il cuore di tutti coloro che sono assetati di giustizia e i cui diritti sono loro negati. Soprattutto per le donne l’idea di un mondo migliore è alla base di tutto: di qualsiasi dimostrazione, qualsiasi campagna, qualsiasi sforzo nel mobilitare le persone, e dato il coinvolgimento e il ruolo giocato dalle donne, s’intuisce che molto probabilmente un mondo migliore ci sarà grazie a loro. Quando le donne narrano le loro storie, producono un’esperienza di guarigione per se stesse e per chi le ascolta. Dire la verità sulle loro vite cambia il mondo. Quando le donne si raccontano, scoprono temi comuni. Imparano che le proprie individuali esperienze di invisibilità, discriminazione, mancanza di riconoscimento e pressioni familiari e sociali sono comuni ad altre donne e non rimangono immobili. Fanno di tutto per migliorare la situazione. Sono nati così i centri anti violenza, le case delle donne ed è stata assicurata l’assistenza legale per porre fine alla violenza di genere. Per maschie e femmine sono state richieste e implementate istruzione, democrazia, riforme sul lavoro, nuovi diritti di famiglia e nuove legislazioni in materia di salute riproduttiva. Non c’è settore dell’umana esistenza in cui le donne non abbiano lavorato e non stiano lavorando affinché le priorità siano pace, giustizia, uguaglianza e libertà per tutti.

A loro è dedicato questo percorso narrativo e musicale che si sviluppa attraverso storie  provenienti da varie parti del modo. Voci e grida di lotta, di impegno, di pazienza, passione, cura e bellezza. Esperienze che si mischiano e vanno a comporre un tessuto sociale più umano e attento, fatto di solidarietà, incontri, scambi e collaborazioni; da quelle delle piantatrici di alberi nel deserto del Tatacoa in Sud America, alla storia di Malalai Joya deputata alla Camera bassa in Afghanistan, alle lettere dal carcere scritte da Nassrim Sotoudeh, l’avvocatessa iraniana che da sempre lotta per i diritti degli oppressi. E ancora: le voci dalle seminatrici in Ruanda, quelle delle straordinarie combattenti Kurde e l’ultima voce quella di Joumana Haddad poetessa libanese.

Donne che ricostruiscono il mondo con un lavoro incessante, con straordinaria determinazione e con orgogliosa tenacia nonostante le difficoltà.

Parole, canto e sonorità evocative e visionarie, sono gli strumenti che disegnano paesaggi emotivi all’interno di questo viaggio denso di umanità e che vuole essere un doveroso omaggio a tutte quelle donne che, giorno dopo giorno, con amore e forza, continuano a lottare rendendo possibile ciò che, altrimenti, resterebbe solo illusione.

 

 

 

Le Voci – Appunti di una Separazione

“Le Voci – Appunti di una Separazione”, tutti i giovedi dal 19 novembre al 17 dicembre ore 12.30 su Radio Cà Foscari
Un progetto coordinato da Aida Talliente per Teatro Cà Foscari di Venezia.
Voci di persone che confluiscono in 5 audio documentari creati durante un percorso laboratoriale con alcune studentesse universitarie; 5 temi comuni (isolamento/separazione, dentro/fuori, l’attesa, la morte, l’unione/la comunità), su cui le persone riflettono e s’interrogano, incontrandosi nell’esperienza che tutti stiamo vivendo. Tante voci dunque, che a seguito di incontri profondamente umani s’intrecciano e diventano un’unica voce delicata e commovente.
Prima puntata: “Isolametno/Separazione”- giovedi 19 novembre alle ore 12.00
La puntata è preceduta da una breve intervista riguardante il progetto.
Seconda puntata: “Dentro/Fuori” – giovedì 26 novembre ore 12.30,
Terza puntata: “L’ Attesa”- giovedì 3 dicembre ore 12.30,
Quarta puntata: “La Morte”- giovedì 10 dicembre ore 12.30,
Quinta puntata: “L’unione/La Comunità” – giovedì 17 dicembre ore 12.30
tutto su Radio Cà Foscari: unive.it/radiocafoscari
I materiali audio sono stati raccolti da Aida Talliente e le partecipanti al laboratoio: Elisabetta Moiraghi, Giulia Endrizzi, Susanna Latini, Valentina Ruzzenenti, Beatrice Silverii, Alice Vianello.
Un ringraziamento particolare a Donatella Ventimiglia responsabile del Settore Teatro per il coinvolgimento al progetto, Marco Tonino per l’organizzazione e Cristiano Colleoni per il supporto tecnico alla conduzione del laboratorio.

 

 

 

 

 

DONNE CHE CAMBIANO IL MONDO ad oggi rimandato

25 novembre ore 21.0 – Auditorium Comunale Ronchi dei legionari – ad oggi rinviato a data da definirsi

di e con Aida Talliente: racconti e musica ed Elsa Martin: voce e musica

 

“Non temo la morte. Temo il silenzio di fronte all’ingiustizia.

 Sono giovane e desidero vivere.

Ma dico a tutti coloro che vorrebbero farmi del male,

 che sono pronta dove e quando vorrete colpirmi.

 Potrete recidere un fiore

 ma non potrete impedire alla primavera di arrivare”

 

Malalai Joya

 

Un mondo migliore è possibile grazie alle donne. Questo concetto ha catturato la mente ed il cuore di tutti coloro che sono assetati di giustizia e i cui diritti sono loro negati. Soprattutto per le donne l’idea di un mondo migliore è alla base di tutto: di qualsiasi dimostrazione, qualsiasi campagna, qualsiasi sforzo nel mobilitare le persone, e dato il coinvolgimento e il ruolo giocato dalle donne, s’intuisce che molto probabilmente un mondo migliore ci sarà grazie a loro. Quando le donne narrano le loro storie, producono un’esperienza di guarigione per se stesse e per chi le ascolta. Dire la verità sulle loro vite cambia il mondo. Quando le donne si raccontano, scoprono temi comuni. Imparano che le proprie individuali esperienze di invisibilità, discriminazione, mancanza di riconoscimento e pressioni familiari e sociali sono comuni ad altre donne e non rimangono immobili. Fanno di tutto per migliorare la situazione. Sono nati così i centri anti violenza, le case delle donne ed è stata assicurata l’assistenza legale per porre fine alla violenza di genere. Per maschie e femmine sono state richieste e implementate istruzione, democrazia, riforme sul lavoro, nuovi diritti di famiglia e nuove legislazioni in materia di salute riproduttiva. Non c’è settore dell’umana esistenza in cui le donne non abbiano lavorato e non stiano lavorando affinché le priorità siano pace, giustizia, uguaglianza e libertà per tutti.

A loro è dedicato questo percorso narrativo e musicale che si sviluppa attraverso storie  provenienti da varie parti del modo. Voci e grida di lotta, di impegno, di pazienza, passione, cura e bellezza. Esperienze che si mischiano e vanno a comporre un tessuto sociale più umano e attento, fatto di solidarietà, incontri, scambi e collaborazioni; da quelle delle piantatrici di alberi nel deserto del Tatacoa in Sud America, alla storia di Malalai Joya deputata alla Camera bassa in Afghanistan, alle lettere dal carcere scritte da Nassrim Sotoudeh, l’avvocatessa iraniana che da sempre lotta per i diritti degli oppressi. E ancora: le voci dalle seminatrici in Ruanda, quelle delle straordinarie combattenti Kurde e l’ultima voce quella di Joumana Haddad poetessa libanese.

Donne che ricostruiscono il mondo con un lavoro incessante, con straordinaria determinazione e con orgogliosa tenacia nonostante le difficoltà.

Parole, canto e sonorità evocative e visionarie, sono gli strumenti che disegnano paesaggi emotivi all’interno di questo viaggio denso di umanità e che vuole essere un doveroso omaggio a tutte quelle donne che, giorno dopo giorno, con amore e forza, continuano a lottare rendendo possibile ciò che, altrimenti, resterebbe solo illusione.

 

 

 

Le Voci – Appunti di una Separazione

“Le Voci – Appunti di una Separazione”, tutti i giovedi dal 19 novembre al 17 dicembre ore 12.30 su Radio Cà Foscari
Un progetto coordinato da Aida Talliente per Teatro Cà Foscari di Venezia.
Voci di persone che confluiscono in 5 audio documentari creati durante un percorso laboratoriale con alcune studentesse universitarie; 5 temi comuni (isolamento/separazione, dentro/fuori, l’attesa, la morte, l’unione/la comunità), su cui le persone riflettono e s’interrogano, incontrandosi nell’esperienza che tutti stiamo vivendo. Tante voci dunque, che a seguito di incontri profondamente umani s’intrecciano e diventano un’unica voce delicata e commovente.
Prima puntata: “Isolametno/Separazione”- giovedi 19 novembre alle ore 12.00
La puntata è preceduta da una breve intervista riguardante il progetto.
Seconda puntata: “Dentro/Fuori” – giovedì 26 novembre ore 12.30,
Terza puntata: “L’ Attesa”- giovedì 3 dicembre ore 12.30,
Quarta puntata: “La Morte”- giovedì 10 dicembre ore 12.30,
Quinta puntata: “L’unione/La Comunità” – giovedì 17 dicembre ore 12.30
tutto su Radio Cà Foscari: unive.it/radiocafoscari
I materiali audio sono stati raccolti da Aida Talliente e le partecipanti al laboratoio: Elisabetta Moiraghi, Giulia Endrizzi, Susanna Latini, Valentina Ruzzenenti, Beatrice Silverii, Alice Vianello.
Un ringraziamento particolare a Donatella Ventimiglia responsabile del Settore Teatro per il coinvolgimento al progetto, Marco Tonino per l’organizzazione e Cristiano Colleoni per il supporto tecnico alla conduzione del laboratorio.

 

 

 

 

 

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