SUSPIR DI ME MARI TA NA ROSA

12/04/2018 21:00 - 22:00
Auditorium Comunale Ronchi dei Legionari
Phone:0481 477205
Address: tra la Piazzetta dell’emigrante e via Cau de mezo. Vi è un accesso pedonale da Piazza Unità, attorno alla quale è ubicato anche il Municipio e a fianco la nostra Biblioteca.

Auditorium Comunale di Ronchi dei Legionari, presso Biblioteca Comunale “Sandro Pertini” Ronchi dei Legionari – ore 21.00

 

Letture tratte da Il film dei miei ricordi di Susanna Colussi (Archinto, 2010)

e da La meglio gioventù di Pier Paolo Pasolini (Sansoni, 1954)

 

letture Fabiano Fantini e Aida Talliente

musche David Cej e Mirko Cisilino

 

 

‘Sai… Non resta che sperare che la fine

venga davvero a spegnere l’accanito

dolore di aspettarla. Saremo insieme,

presto, in quel povero prato gremito

di pietre grigie, dove fresco il seme

dell’esistenza da ogni anno erbe e fiori

lì dove le ossa

dell’altro figlio tiene la passione

ancora vive nel gelo della pace:

vi arriva ogni pomeriggio, depone

i suoi fiori, in ordine, mentre tutto tace

intorno, e si sente solo il suo affanno,

pulisce la pietra, dove, ansioso, lui giace,

poi si allontana, e nel silenzio che hanno

subito ritrovato intorno muri e solchi,

si sentono i tonfi della pompa che tremando

lei spinge con le sue poche forze,

presto

anche noi, dolce superstite, saremo

perduti in fondo a questo fresco

pezzo di terra: ma

se qualcosa di puro, e sempre giovane,

vi resterà, sarà il tuo mondo mite,

la tua fiducia, il tuo eroismo:

nella dolcezza del gesto e della vite

o del sambuco, in ogni alto o misero

segno di vita, in ogni primavera, sarai

tu; in ogni luogo dove un giorno risero,

e di nuovo ridono, impuri, i vivi, tu darai

la purezza, l’unico giudizio che ci avanza,

ed è tremendo, e dolce: ché non c’è mai

disperazione senza un po’ di speranza’.

 

La madre di Pasolini – Susanna Colussi – scrisse, tra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Settanta, la storia romanzata della propria famiglia riempiendo in incognito 21 quaderni di quinta elementare, scritti a penna, con l’inchiostro. La stesura, probabilmente, avvenne all’oscuro del figlio Pier Paolo e, solo recentemente, queste vecchie storie di famiglia raccontate al giovane Pasolini da sua madre e dalla nonna sono state pubblicate.

All’inizio degli anni cinquanta Pier Paolo Pasolini aveva pubblicato queste stesse storie in forma di romanzo poetico nella sezione intitolata I Colùs del Romancero, volume secondo della raccolta La meglio gioventù.

Il racconto di Vicent, Pauli e Bebuti, diventano cos il cuore di un “viaggio” fatto di parole e musica, in cui le vicende della famiglia Colussiscritte da Susanna, s’intrecciano alle lettere tra lei e Pier Paolo e ad alcune poesie che il figlio le aveva dedicato.

Un percorso narrativo intimo e affettivo, fatto di piccole cose; di ricordi, di preghiere, di vicende avventurose realmente accadute, e parole di commovente bellezza. La voce di due attori: Aida Talliente e Fabiano Fantini chiamati qui a reinventare lo straordinario racconto di questa saga famigliare.