Pinocchio/Cenerentola

Teatro Cantiere Florida – Firenze

Cenerentola
di Joël Pommerat
regia Fabrizio Arcuri

con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti
Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente
spazio scenico Luigina Tusini

orari spettacolo
24 – 25 – 29 aprile ore 21.00
26 – 27 aprile ore 19.00
28 aprile ore 17.00
durata 2 ore

produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
in collaborazione con Accademia degli Artefatti

È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.

Cenerentola/Pinocchio

Teatro della Tosse – Genova ore 20.30

Cenerentola
di Joël Pommerat
regia Fabrizio Arcuri

con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti
Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente
spazio scenico Luigina Tusini

 

produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
in collaborazione con Accademia degli Artefatti

È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.

Cenerentola/Pinocchio

Teatro della Tosse – Genova ore 20.30

Cenerentola
di Joël Pommerat
regia Fabrizio Arcuri

con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti
Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente
spazio scenico Luigina Tusini

 

produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
in collaborazione con Accademia degli Artefatti

È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.

Pinocchio/Cenerentola

Teatro India – Roma

Cenerentola
di Joël Pommerat
regia Fabrizio Arcuri

con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti
Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente
spazio scenico Luigina Tusini

orari spettacolo
24 – 25 – 29 aprile ore 21.00
26 – 27 aprile ore 19.00
28 aprile ore 17.00
durata 2 ore

produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
in collaborazione con Accademia degli Artefatti

È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.

SUSPIR DI ME MARI TA NA ROSA

Auditorium Comunale di Ronchi dei Legionari, presso Biblioteca Comunale “Sandro Pertini” Ronchi dei Legionari – ore 21.00

 

Letture tratte da Il film dei miei ricordi di Susanna Colussi (Archinto, 2010)

e da La meglio gioventù di Pier Paolo Pasolini (Sansoni, 1954)

 

letture Fabiano Fantini e Aida Talliente

musche David Cej e Mirko Cisilino

 

 

‘Sai… Non resta che sperare che la fine

venga davvero a spegnere l’accanito

dolore di aspettarla. Saremo insieme,

presto, in quel povero prato gremito

di pietre grigie, dove fresco il seme

dell’esistenza da ogni anno erbe e fiori

lì dove le ossa

dell’altro figlio tiene la passione

ancora vive nel gelo della pace:

vi arriva ogni pomeriggio, depone

i suoi fiori, in ordine, mentre tutto tace

intorno, e si sente solo il suo affanno,

pulisce la pietra, dove, ansioso, lui giace,

poi si allontana, e nel silenzio che hanno

subito ritrovato intorno muri e solchi,

si sentono i tonfi della pompa che tremando

lei spinge con le sue poche forze,

presto

anche noi, dolce superstite, saremo

perduti in fondo a questo fresco

pezzo di terra: ma

se qualcosa di puro, e sempre giovane,

vi resterà, sarà il tuo mondo mite,

la tua fiducia, il tuo eroismo:

nella dolcezza del gesto e della vite

o del sambuco, in ogni alto o misero

segno di vita, in ogni primavera, sarai

tu; in ogni luogo dove un giorno risero,

e di nuovo ridono, impuri, i vivi, tu darai

la purezza, l’unico giudizio che ci avanza,

ed è tremendo, e dolce: ché non c’è mai

disperazione senza un po’ di speranza’.

 

La madre di Pasolini – Susanna Colussi – scrisse, tra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Settanta, la storia romanzata della propria famiglia riempiendo in incognito 21 quaderni di quinta elementare, scritti a penna, con l’inchiostro. La stesura, probabilmente, avvenne all’oscuro del figlio Pier Paolo e, solo recentemente, queste vecchie storie di famiglia raccontate al giovane Pasolini da sua madre e dalla nonna sono state pubblicate.

All’inizio degli anni cinquanta Pier Paolo Pasolini aveva pubblicato queste stesse storie in forma di romanzo poetico nella sezione intitolata I Colùs del Romancero, volume secondo della raccolta La meglio gioventù.

Il racconto di Vicent, Pauli e Bebuti, diventano cos il cuore di un “viaggio” fatto di parole e musica, in cui le vicende della famiglia Colussiscritte da Susanna, s’intrecciano alle lettere tra lei e Pier Paolo e ad alcune poesie che il figlio le aveva dedicato.

Un percorso narrativo intimo e affettivo, fatto di piccole cose; di ricordi, di preghiere, di vicende avventurose realmente accadute, e parole di commovente bellezza. La voce di due attori: Aida Talliente e Fabiano Fantini chiamati qui a reinventare lo straordinario racconto di questa saga famigliare.

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