La Rosa Bianca

La Rosa Bianca, 30 gennaio e 3 febbraio,

Auditorium Maximum Università Jagellonica Cracovia – ore 21.00

 

 di e con Fabrizio Saccomanno e Aida Talliente

musiche Marco Colonna

durata 60 min.

produzione:Ura Teatro e Treno della Memoria (in collaborazione con la Regione Puglia)

Associazione culturale Carpe Diem (in collaborazione con la Regione Sardegna)

Aria Teatro (Pergine)

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine,

Teatro Miela Trieste

 

un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi

 

IL PROGETTO

La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

La Rosa Bianca

La Rosa Bianca, 30 gennaio e 3 febbraio,

Auditorium Maximum Università Jagellonica Cracovia – ore 21.00

 

 di e con Fabrizio Saccomanno e Aida Talliente

musiche Marco Colonna

durata 60 min.

produzione:Ura Teatro e Treno della Memoria (in collaborazione con la Regione Puglia)

Associazione culturale Carpe Diem (in collaborazione con la Regione Sardegna)

Aria Teatro (Pergine)

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine,

Teatro Miela Trieste

 

un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi

 

IL PROGETTO

La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

Sospiro d’Anima (la storia di Rosa)

Sospiro d’Anima (la storia di Rosa) di e con Aida Talliente e David Cej

7 settembre ore 20.00, Villa Ponti – Arona (Piemonte)

Festival Teatro sull’Acqua

direzione artistica Dacia Maraini

 

primo premio Voci di Fonte 2010 Parma

menzione Premio Fersen per la drammaturgia 2010

premio speciale Museo Cervi 2011 Reggio Emilia

premio A. Landieri come miglio spettacolo 2011 Napoli

Premio Fringe festival 2011 Napoli

 

I loro visi avranno fisionomie nuove…

avranno qualcosa di nuovo che tiene

in sé luminose e comuni possibilità per l’avvenire,

quasi il sole di un’immensa Pasqua.

Saranno come inebriati di futuro…e di morte.

Quest’ansia di fraternità si chiamerà: Resistenza.

Sappiamo che occhi avrà

chi vivrà quell’esperienza comune

rigeneratrice del futuro: occhi minacciosi

di operaio o esaltati di intellettuale.

E tutto ciò avrà anche il nome di Speranza.

 

P.P.Pasolini

 

 

SOSPIRO D’ANIMA

Un cerchio di pietre illuminato da piccoli lumi. Un albero bianco, scarno. Scatole, cassetti, vecchi oggetti accatastati su cui siede una donna “anziana”. Appena fuori dal cerchio, un ragazzo, forse un “angelo”, suona una fisarmonica. La donna si muove in questo luogo fatto di poveri oggetti, raccontando la sua storia. Lo fa come fosse un saluto, l’ultimo saluto prima di “andarsene”. Nel corso del racconto, il piccolo cerchio di pietre diventa un luogo di passaggio tra la vita e la morte, diventa una “mappa della memoria” su cui lei lascia le proprie orme, le proprie tracce. La musica l’accompagna. Una musica che diventa anche il canto di un’anima piena di cose…

Così inizia questo breve viaggio dedicato a Rosa Cantoni, Rosina per chi l’ha amata, o “Giulia” per chi l’ha conosciuta come protagonista della Resistenza friulana. Nato dopo un lungo ed intenso periodo di incontri con Rosina, lo spettacolo è un attraversamento lento e discreto dei suoi ricordi, delle sue vecchie fotografie e delle sue poesie. E’ il racconto prezioso di una vita straordinaria, vissuta con forza, coraggio e soprattutto amore; amore per la vita, per il mondo, per le future generazioni a cui Rosina sempre ha parlato.

Così desidero ricordarla. Così desidero tenerla viva e più presente che mai nella mia storia e nella storia dei nostri giorni, purtroppo destinati a perdere tutte quelle voci che in passato hanno tanto lottato per cambiare il mondo.

Aida Talliente

 

Rosa Cantoni era una delle più anziane partigiane della città di Udine. Durante la seconda guerra mondiale è stata protagonista nella lotta della Resistenza e poi deportata al campo di sterminio di Ravensbruk nel ’45. Ascoltando le sue parole e le sue testimonianze, si diventa silenziosi spettatori di tutto ciò che si è consumato nel corso del tormentato  ‘900.

Rosa muore il 28 gennaio del 2009, durante la costruzione dello spettacolo. A lei è dedicato questo  viaggio.

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI

Il Vangelo delle Beatitudini,  28 agosto ore 21.00 Baradili (Oristano – Sardegna)

XXIV FESTIVAL AL CANTIERE DI LAVORO TEATRALE dal 26 agosto al 1 settembre

PROGETTI CARPE DIEM LA CASA DELLE STORIE

direzione organizzativa Aurora Aru

direzione artistica Franco Marzocchi

ufficio stampa Nicola Muscas

illustrazioni e grafica Riccardo Azteni

“Domani non è una parola

domani è la speranza

non abbiamo che lei.

Usiamola,

facciamola diventare occhi, mani, rabbia

e vinceremo la paura”

Leonardo Zanier

 

Uno spettacolo

di e con Aida Talliente

disegno luci – Luigi Biondi

assistente al suono – Alessandro Barbina

video animation  – Cosimo Miorelli

assistente al video e alle proiezioni – Roger Foschia

elementi scenici – Luigina Tusini

grafica per le proiezioni – Giulia Spangaro e Virginia Di Lazzaro

grafica – Massimo Staich

fotografia – Matteo De Stefano

consulenza e realizzazione sonora – Massimo Toniutti, Alberto Novello, Giorgio Pacorig

 

Il discorso della montagna riportato agli uomini, segna la traccia per entrare dentro un percorso di parole e storie che si interrogano sul tema della speranza, che la chiedono, che la cercano. Speranza legata agli affetti più cari, speranza davanti alla difficoltà del vivere, speranza dove non è possibile averne, speranza come augurio. Quattro momenti che mostrano volti e condizioni umane differenti per la loro storia ma legate da un discorso comune: le Beatitudini.

A raccontare, oltre alle parole, sono anche  grandi immagini proiettate e scomposte da prismi che attraverso giochi di luce disegnano non solo lo spazio scenico ma anche quello emotivo. Disegni e ombre che si compongono e si dissolvono a svelare lentamente paesaggi diversi. Melodie di giocattoli o piccoli oggetti che nascono direttamente nello spazio scenico, per costruire l’ambiente di ogni storia.

Primo quadro: gli umili e i puri di cuore. Dedicato alla mia famiglia.

Secondo quadro: quelli che piangono e quelli che hanno compassione. Dedicato a Mario Vatta

Terzo quadro: i non violenti. Dedicato a F. L. R. ergastolano in un carcere di massima sicurezza.

Quarto quadro: quelli che hanno fame e sete di giustizia e i perseguitati a causa della giustizia. Dedicato a quelli che hanno il coraggio di andare fino in fondo perché sentono che qualcosa esisterà, aldilà di me, aldilà di te, aldilà di quello che succederà.

 

Produzione – Aria Teatro Pergine  –  CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia

Con il patrocinio di Centro d’Accoglienza E. Balducci

 

 

 

EVENTO FACEBOOK

 

MALDALSABIDA

GIOVEDì 25 LUGLIO  ad AESON (Foci dell’Isonzo)

I MÂLDALSABIDA

pronti ad esplodere in un canto liberatorio con i testi di Federico Tavan, Novella Cantarutti e Leonardo Zanier.

AIDA TALLIENTE: Voce, giocattoli sonori , LEO VIRGILI: Chitarra, Theremin, ROBERTO AMADEO: Basso
MARCO D`ORLANDO: Batteria, FLAVIO PASSON: Tastiere

In collaborazione con SUNS Europe.

Quest’anno ad Aeson ci saranno molti artisti da stati esteri e dall’Italia ma il gusto del festival si caratterizza per eccellenti produzioni locali, capaci di raccontare la terra friulana attraverso nuove visioni.

VI ASPETTIAMO!

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