Sospiro d’Anima (la storia di Rosa)

Sospiro d’Anima (la storia di Rosa) di e con Aida Talliente e David Cej

26 gennaio 2019 ore 21.00 – Teatro Sala Vittoria –  Fagagna (Ud)

 

primo premio Voci di Fonte 2010 Parma

menzione Premio Fersen per la drammaturgia 2010

premio speciale Museo Cervi 2011 Reggio Emilia

premio A. Landieri come miglio spettacolo 2011 Napoli

Premio Fringe festival 2011 Napoli

 

I loro visi avranno fisionomie nuove…

avranno qualcosa di nuovo che tiene

in sé luminose e comuni possibilità per l’avvenire,

quasi il sole di un’immensa Pasqua.

Saranno come inebriati di futuro…e di morte.

Quest’ansia di fraternità si chiamerà: Resistenza.

Sappiamo che occhi avrà

chi vivrà quell’esperienza comune

rigeneratrice del futuro: occhi minacciosi

di operaio o esaltati di intellettuale.

E tutto ciò avrà anche il nome di Speranza.

 

P.P.Pasolini

 

 

SOSPIRO D’ANIMA

Un cerchio di pietre illuminato da piccoli lumi. Un albero bianco, scarno. Scatole, cassetti, vecchi oggetti accatastati su cui siede una donna “anziana”. Appena fuori dal cerchio, un ragazzo, forse un “angelo”, suona una fisarmonica. La donna si muove in questo luogo fatto di poveri oggetti, raccontando la sua storia. Lo fa come fosse un saluto, l’ultimo saluto prima di “andarsene”. Nel corso del racconto, il piccolo cerchio di pietre diventa un luogo di passaggio tra la vita e la morte, diventa una “mappa della memoria” su cui lei lascia le proprie orme, le proprie tracce. La musica l’accompagna. Una musica che diventa anche il canto di un’anima piena di cose…

Così inizia questo breve viaggio dedicato a Rosa Cantoni, Rosina per chi l’ha amata, o “Giulia” per chi l’ha conosciuta come protagonista della Resistenza friulana. Nato dopo un lungo ed intenso periodo di incontri con Rosina, lo spettacolo è un attraversamento lento e discreto dei suoi ricordi, delle sue vecchie fotografie e delle sue poesie. E’ il racconto prezioso di una vita straordinaria, vissuta con forza, coraggio e soprattutto amore; amore per la vita, per il mondo, per le future generazioni a cui Rosina sempre ha parlato.

Così desidero ricordarla. Così desidero tenerla viva e più presente che mai nella mia storia e nella storia dei nostri giorni, purtroppo destinati a perdere tutte quelle voci che in passato hanno tanto lottato per cambiare il mondo.

Aida Talliente

 

Rosa Cantoni era una delle più anziane partigiane della città di Udine. Durante la seconda guerra mondiale è stata protagonista nella lotta della Resistenza e poi deportata al campo di sterminio di Ravensbruk nel ’45. Ascoltando le sue parole e le sue testimonianze, si diventa silenziosi spettatori di tutto ciò che si è consumato nel corso del tormentato  ‘900.

Rosa muore il 28 gennaio del 2009, durante la costruzione dello spettacolo. A lei è dedicato questo  viaggio.

Donald tal Tiliment DTLive

DONALD DAL TILIMENT  – 20 dicembre ore 21.00 Auditroum delle scuole, Valvasone

serata di psicadelia friulana

collettivo TSU Teatro Sosta Urbana – musica  di The High Jackers
performance live painting di Paolo Cossi
testo di Stiefin Morat

con
Barbara Bregant, Andrea Collavino, Serena Di Blasio, Caterina Di Fant,
Lucia Linda, Daniele Milza, Nicoletta Oscuro, Michele Polo, Federico
Scridel, Micol Sperandio, Valentina Rivelli, Aida Talliente
con il coinvolgimento musicale di THE HIGH JACKERS
e il live painting di Paolo Cossi

produzione
Teatro della Sete/Lenghis dal Drac

NOTE
La storia, apparentemente fuori di testa, è raccontata da Pidins che
insieme a Saco gironzola in un Friuli fantastico, in parte fumettistico in
parte reale. Pidins se la cava nel gioco del calcio, Saco invece trova
lisergico piacere nelle cimici della soia. Le loro avventure strampalate
s’intersecano con quelle di Donald Duck, alias Paperino, che dopo
essere stato diseredato dallo zio Scrooge-Paperone si trova a
scappare dagli spietati tre nipotini, finendo proprio nel piovosissimo e
ameno Friuli.
Fra litigi, imprevisti, cattiverie e avventure incredibili la storia diventa
universale e stramba: di essa tutto si può dire tranne che scarseggi in
fantasia.
E’ Una storia per gli amanti dei b-movies, gli hard boiled, le parodie
degli stereotipi americani e i libri coraggiosi. Una storia che, raccontata
dal vivo, diventa una sorta di rap dal ritmo forsennato e coinvolgente,
che magicamente trasporta lo spettatore in un vortice psico-linguistico.

IL PROGETTO
L’idea che ci muove è il superamento delle barriere, linguistiche prima
di tutto, ma anche tra generi. Per questo abbiamo scelto di lavorare sul
testo di Stiefin Morat, che opera nella “terra di nessuno” tra fumetto e
romanzo.
La lingua friulana si mescola continuamente con altri idiomi, risultando
alla fine talmente eccessiva da essere paradossalmente comprensibile
anche ai non friulanofoni.
La messa in scena lavora sull’incontro tra musica dal vivo, recitazione e
illustrazione in tempo reale, ancora una volta superando l’idea stessa del
genere di spettacolo. L’obiettivo è un lavoro dedicato a un pubblico
trasversale, friulano nel senso di cittadino del Friuli, o di popolo del
Friuli, con l’idea di unire, includere, diffondere in modo diretto e divertente
una lingua che ha ancora molto da dire.

STRUTTURA E COMUNICAZIONE
Abbiamo scelto di dividere la storia in tre parti, tre spettacoli della
durata di circa 80 minuti ciascuno. Come se fosse una storia o un fumetto a
puntate. Anche a livello di comunicazione pensiamo che tale formula possa
essere vincente, con l’evento precedente che diventa la migliore
promozione di quello successivo. Pensiamo anche di lavorare sui social, e
usare al meglio tutte le possibilità per dare tantissima visibilità allo
spettacolo poiché crediamo che questo progetto possa essere molto
importante, per una visione moderna e stimolante di uso della lingua
friulana nella scrittura e nell’arte.
durata dell’evento
3 capitoli da 60-80 minuti ciascuno

Donald tal Tiliment

DONALD DAL TILIMENT  – 16 dicembre ore 17.00 Teatro Bon – Colugna

serata di psicadelia friulana

collettivo TSU Teatro Sosta Urbana – musica  di The High Jackers
performance live painting di Paolo Cossi
testo di Stiefin Morat

con
Barbara Bregant, Andrea Collavino, Serena Di Blasio, Caterina Di Fant,
Lucia Linda, Daniele Milza, Nicoletta Oscuro, Michele Polo, Federico
Scridel, Micol Sperandio, Valentina Rivelli, Aida Talliente
con il coinvolgimento musicale di THE HIGH JACKERS
e il live painting di Paolo Cossi

produzione
Teatro della Sete/Lenghis dal Drac

NOTE
La storia, apparentemente fuori di testa, è raccontata da Pidins che
insieme a Saco gironzola in un Friuli fantastico, in parte fumettistico in
parte reale. Pidins se la cava nel gioco del calcio, Saco invece trova
lisergico piacere nelle cimici della soia. Le loro avventure strampalate
s’intersecano con quelle di Donald Duck, alias Paperino, che dopo
essere stato diseredato dallo zio Scrooge-Paperone si trova a
scappare dagli spietati tre nipotini, finendo proprio nel piovosissimo e
ameno Friuli.
Fra litigi, imprevisti, cattiverie e avventure incredibili la storia diventa
universale e stramba: di essa tutto si può dire tranne che scarseggi in
fantasia.
E’ Una storia per gli amanti dei b-movies, gli hard boiled, le parodie
degli stereotipi americani e i libri coraggiosi. Una storia che, raccontata
dal vivo, diventa una sorta di rap dal ritmo forsennato e coinvolgente,
che magicamente trasporta lo spettatore in un vortice psico-linguistico.

IL PROGETTO
L’idea che ci muove è il superamento delle barriere, linguistiche prima
di tutto, ma anche tra generi. Per questo abbiamo scelto di lavorare sul
testo di Stiefin Morat, che opera nella “terra di nessuno” tra fumetto e
romanzo.
La lingua friulana si mescola continuamente con altri idiomi, risultando
alla fine talmente eccessiva da essere paradossalmente comprensibile
anche ai non friulanofoni.
La messa in scena lavora sull’incontro tra musica dal vivo, recitazione e
illustrazione in tempo reale, ancora una volta superando l’idea stessa del
genere di spettacolo. L’obiettivo è un lavoro dedicato a un pubblico
trasversale, friulano nel senso di cittadino del Friuli, o di popolo del
Friuli, con l’idea di unire, includere, diffondere in modo diretto e divertente
una lingua che ha ancora molto da dire.

STRUTTURA E COMUNICAZIONE
Abbiamo scelto di dividere la storia in tre parti, tre spettacoli della
durata di circa 80 minuti ciascuno. Come se fosse una storia o un fumetto a
puntate. Anche a livello di comunicazione pensiamo che tale formula possa
essere vincente, con l’evento precedente che diventa la migliore
promozione di quello successivo. Pensiamo anche di lavorare sui social, e
usare al meglio tutte le possibilità per dare tantissima visibilità allo
spettacolo poiché crediamo che questo progetto possa essere molto
importante, per una visione moderna e stimolante di uso della lingua
friulana nella scrittura e nell’arte.
durata dell’evento
3 capitoli da 60-80 minuti ciascuno

Sospiro d’Anima (la storia di Rosa)

Sospiro d’Anima (la storia di Rosa) di e con Aida Talliente e David Cej

9 dicembre ore 17.30, Sala consigliare, Piazza Santa Margherita – Baradili (Oristano) 

 

primo premio Voci di Fonte 2010 Parma

menzione Premio Fersen per la drammaturgia 2010

premio speciale Museo Cervi 2011 Reggio Emilia

premio A. Landieri come miglio spettacolo 2011 Napoli

Premio Fringe festival 2011 Napoli

 

I loro visi avranno fisionomie nuove…

avranno qualcosa di nuovo che tiene

in sé luminose e comuni possibilità per l’avvenire,

quasi il sole di un’immensa Pasqua.

Saranno come inebriati di futuro…e di morte.

Quest’ansia di fraternità si chiamerà: Resistenza.

Sappiamo che occhi avrà

chi vivrà quell’esperienza comune

rigeneratrice del futuro: occhi minacciosi

di operaio o esaltati di intellettuale.

E tutto ciò avrà anche il nome di Speranza.

 

P.P.Pasolini

 

 

SOSPIRO D’ANIMA

Un cerchio di pietre illuminato da piccoli lumi. Un albero bianco, scarno. Scatole, cassetti, vecchi oggetti accatastati su cui siede una donna “anziana”. Appena fuori dal cerchio, un ragazzo, forse un “angelo”, suona una fisarmonica. La donna si muove in questo luogo fatto di poveri oggetti, raccontando la sua storia. Lo fa come fosse un saluto, l’ultimo saluto prima di “andarsene”. Nel corso del racconto, il piccolo cerchio di pietre diventa un luogo di passaggio tra la vita e la morte, diventa una “mappa della memoria” su cui lei lascia le proprie orme, le proprie tracce. La musica l’accompagna. Una musica che diventa anche il canto di un’anima piena di cose…

Così inizia questo breve viaggio dedicato a Rosa Cantoni, Rosina per chi l’ha amata, o “Giulia” per chi l’ha conosciuta come protagonista della Resistenza friulana. Nato dopo un lungo ed intenso periodo di incontri con Rosina, lo spettacolo è un attraversamento lento e discreto dei suoi ricordi, delle sue vecchie fotografie e delle sue poesie. E’ il racconto prezioso di una vita straordinaria, vissuta con forza, coraggio e soprattutto amore; amore per la vita, per il mondo, per le future generazioni a cui Rosina sempre ha parlato.

Così desidero ricordarla. Così desidero tenerla viva e più presente che mai nella mia storia e nella storia dei nostri giorni, purtroppo destinati a perdere tutte quelle voci che in passato hanno tanto lottato per cambiare il mondo.

Aida Talliente

 

Rosa Cantoni era una delle più anziane partigiane della città di Udine. Durante la seconda guerra mondiale è stata protagonista nella lotta della Resistenza e poi deportata al campo di sterminio di Ravensbruk nel ’45. Ascoltando le sue parole e le sue testimonianze, si diventa silenziosi spettatori di tutto ciò che si è consumato nel corso del tormentato  ‘900.

Rosa muore il 28 gennaio del 2009, durante la costruzione dello spettacolo. A lei è dedicato questo  viaggio.

Donald tal Tiliment

DONALD DAL TILIMENT  – 2 dicembre ore 21.00 Teatro nuovo giovanni da Udine per il festival Suns

serata di psicadelia friulana

collettivo TSU Teatro Sosta Urbana – musica  di The High Jackers
performance live painting di Paolo Cossi
testo di Stiefin Morat

con
Barbara Bregant, Andrea Collavino, Serena Di Blasio, Caterina Di Fant,
Lucia Linda, Daniele Milza, Nicoletta Oscuro, Michele Polo, Federico
Scridel, Micol Sperandio, Valentina Rivelli, Aida Talliente
con il coinvolgimento musicale di THE HIGH JACKERS
e il live painting di Paolo Cossi

produzione
Teatro della Sete/Lenghis dal Drac

NOTE
La storia, apparentemente fuori di testa, è raccontata da Pidins che
insieme a Saco gironzola in un Friuli fantastico, in parte fumettistico in
parte reale. Pidins se la cava nel gioco del calcio, Saco invece trova
lisergico piacere nelle cimici della soia. Le loro avventure strampalate
s’intersecano con quelle di Donald Duck, alias Paperino, che dopo
essere stato diseredato dallo zio Scrooge-Paperone si trova a
scappare dagli spietati tre nipotini, finendo proprio nel piovosissimo e
ameno Friuli.
Fra litigi, imprevisti, cattiverie e avventure incredibili la storia diventa
universale e stramba: di essa tutto si può dire tranne che scarseggi in
fantasia.
E’ Una storia per gli amanti dei b-movies, gli hard boiled, le parodie
degli stereotipi americani e i libri coraggiosi. Una storia che, raccontata
dal vivo, diventa una sorta di rap dal ritmo forsennato e coinvolgente,
che magicamente trasporta lo spettatore in un vortice psico-linguistico.

IL PROGETTO
L’idea che ci muove è il superamento delle barriere, linguistiche prima
di tutto, ma anche tra generi. Per questo abbiamo scelto di lavorare sul
testo di Stiefin Morat, che opera nella “terra di nessuno” tra fumetto e
romanzo.
La lingua friulana si mescola continuamente con altri idiomi, risultando
alla fine talmente eccessiva da essere paradossalmente comprensibile
anche ai non friulanofoni.
La messa in scena lavora sull’incontro tra musica dal vivo, recitazione e
illustrazione in tempo reale, ancora una volta superando l’idea stessa del
genere di spettacolo. L’obiettivo è un lavoro dedicato a un pubblico
trasversale, friulano nel senso di cittadino del Friuli, o di popolo del
Friuli, con l’idea di unire, includere, diffondere in modo diretto e divertente
una lingua che ha ancora molto da dire.

STRUTTURA E COMUNICAZIONE
Abbiamo scelto di dividere la storia in tre parti, tre spettacoli della
durata di circa 80 minuti ciascuno. Come se fosse una storia o un fumetto a
puntate. Anche a livello di comunicazione pensiamo che tale formula possa
essere vincente, con l’evento precedente che diventa la migliore
promozione di quello successivo. Pensiamo anche di lavorare sui social, e
usare al meglio tutte le possibilità per dare tantissima visibilità allo
spettacolo poiché crediamo che questo progetto possa essere molto
importante, per una visione moderna e stimolante di uso della lingua
friulana nella scrittura e nell’arte.
durata dell’evento
3 capitoli da 60-80 minuti ciascuno

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