N. Catarutti e P. P. Pasolini: un dialogo asimmetrico

25/05/2023 18:00 - 19:00
Centro Studi P.P.Pasolini
Address: Casarsa della Delizia

25 maggio ore 18.00

Centro Studi P.P.Pasolini, Casarsa della Delizia (Pn)

presentazione del libro curato da Renzo Pellegrini: “Novella Cantarutti e Pierpaolo Pasolini: un dialogo asimmetrico”

letture a cura di Massimo somaglino e Aida Talliente

INGRESSO LIBERO

 

Il volume, curato dal prof. Rienzo Pellegrini, analizza il materiale manoscritto presente nel Fondo Cantarutti e depositato presso la Biblioteca Civica di Spilimbergo.

L’incontro si inserisce nel calendario della “Settimana della cultura friulana” promossa dalla Società Filologica Friulana ed è realizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Spilimbergo.

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  • 15/08/2024 21:00 - 15/08/2024 22:00

    15 luglio ore 21.00

    Fornace di San Paolo Morsano al Tagliamento. In caso di maltempo: Sala Convegni p.le Daniele Moro

    info: ingresso libero, tel 0434 696101 biblioteca.morsano@libero.it

    con Aida Talliente letture

    E Giorgio Pacorig musiche

     

    Di Jean Giono

    Un racconto di rara bellezza. Un percorso delicato e commovente, che attraverso la semplice esistenza di un uomo fa riscoprire quelle straordinarie azioni capaci di trasformare i luoghi e generare nuova vita.  Una narrazione che accompagna chi ascolta in una dimensione di serenità e contemplazione lasciando un messaggio positivo sulla “presenza umana ” nel mondo.

    Nel corso della sua giovinezza, Jean Giono compie un viaggio in una regione delle Alpi all’interno della Provenza. Quelle terre si mostrano ai suoi occhi come luoghi inospitali, selvaggi, desolati. Solo pochi uomini le abitano ma anch’essi sono come quelle terre: ruvidi, aspri, affaticati da una vita fatta di stenti. Eppure in quelle lande al margine di tutto, vive Elzéard Bouffier, un uomo solitario, calmo, sensibile; un uomo che ha in mente un progetto destinato a mutare per sempre la morfologia di quei luoghi e così pure la vita di chi li abita. L’uomo pianta alberi, pazientemente, con cura, con attenzione, seguendo una sua visione intima e profonda. Li pianta perché un giorno quelle terre subiranno una competa metamorfosi. I deserti diventeranno foreste rigogliose, torneranno gli animali, i fiori, i profumi nell’aria. I paesi si ripopoleranno di gente contenta, laboriosa, serena. Le fontane si riempiranno di acqua fresca, gli uomini vivranno in completa armonia con la natura. Non è solo la storia di una straordinaria opera di Amore e Speranza quella raccontata da Giono, ma è anche la storia di un incontro che cambierà nel profondo il suo modo di essere e attraversare la vita. Conclude così quel suo viaggio durato nel corso del tempo: “ Quando penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici risorse fisiche e morali, è bastato a far uscire dal deserto quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la condizione umana sia ammirevole. Ma se metto in conto quanto c’è voluto di costanza nella grandezza d’animo e d’accanimento nella generosità per ottenere questo risultato, l’anima mi si riempie d’un enorme rispetto per quel vecchio contadino senza cultura che ha saputo portare a buon fine un’opera degna di Dio”.