IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO__prima nazionale

PRIMA NAZIONALE

del nuovo lavoro della Compagnia Biancofango:

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

TEATRO ELFO PUCCINI | MILANO

SALA FASSBINDER | 21 NOVEMBRE – 3 DICEMBRE 2017
MAR-SAB: 21:00 / DOM: 16:30

 

Drammaturgia Francesca Macrì, Andrea Trapani

Regia Francesca Macrì

Con Aida Talliente, Andrea Trapani

Costruzione delle scene Teatro della Tosse

Luci Gianni Staropoli

Suono Umberto Fiore

Aiuto regia Massimiliano Chinelli 

Produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

In collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, La Corte Ospitale, Cie TwainResidenze, Teatri di Vetro

Foto © Andrea Trapani

 

 

Nata dall’incontro tra l’attore e autore Andrea Trapani e la drammaturga e regista Francesca Macrì, la compagnia Biancofango sviluppa, nel corso di più di dieci anni d’attività, una ricerca nel segno della nuova drammaturgia e delle nuove forme di scrittura scenica. Da In punta di piedi a Porco mondo, il duo si è fatto conoscere per le sue fini capacità narrative e per aver trovato un punto d’equilibrio tra corpo e testo, tra scrittura e attorialità. Io non ho mani che mi accarezzino il viso (titolo che la compagnia ‘ruba con amore’ a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, per definire una cornice, un perimetro più che un reale contenuto) nasce da una domanda posta ai due attori che abitano la scena (Aida Talliente e lo stesso Trapani): «Qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Le cui parole potresti dire anche tu, in quanto persona e non in quanto attore?». Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, Woyzeck di Büchner, Arkadina di Cechov, in risposta a questo iniziale quesito, animano uno spettacolo dal gusto pirandelliano in cui personaggi, attori e persone si sovrappongono senza continuità di causa. Tre solitudini che si incontrano, tre fragilità poste in un dialogo immaginario ma sempre in bilico tra realtà e finzione. Fino a non sapere più dove finisca il teatro e inizi la vita.

 

 

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO__prima nazionale

PRIMA NAZIONALE

del nuovo lavoro della Compagnia Biancofango:

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

TEATRO ELFO PUCCINI | MILANO

SALA FASSBINDER | 21 NOVEMBRE – 3 DICEMBRE 2017
MAR-SAB: 21:00 / DOM: 16:30

 

Drammaturgia Francesca Macrì, Andrea Trapani

Regia Francesca Macrì

Con Aida Talliente, Andrea Trapani

Costruzione delle scene Teatro della Tosse

Luci Gianni Staropoli

Suono Umberto Fiore

Aiuto regia Massimiliano Chinelli 

Produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

In collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, La Corte Ospitale, Cie TwainResidenze, Teatri di Vetro

Foto © Andrea Trapani

 

 

Nata dall’incontro tra l’attore e autore Andrea Trapani e la drammaturga e regista Francesca Macrì, la compagnia Biancofango sviluppa, nel corso di più di dieci anni d’attività, una ricerca nel segno della nuova drammaturgia e delle nuove forme di scrittura scenica. Da In punta di piedi a Porco mondo, il duo si è fatto conoscere per le sue fini capacità narrative e per aver trovato un punto d’equilibrio tra corpo e testo, tra scrittura e attorialità. Io non ho mani che mi accarezzino il viso (titolo che la compagnia ‘ruba con amore’ a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, per definire una cornice, un perimetro più che un reale contenuto) nasce da una domanda posta ai due attori che abitano la scena (Aida Talliente e lo stesso Trapani): «Qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Le cui parole potresti dire anche tu, in quanto persona e non in quanto attore?». Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, Woyzeck di Büchner, Arkadina di Cechov, in risposta a questo iniziale quesito, animano uno spettacolo dal gusto pirandelliano in cui personaggi, attori e persone si sovrappongono senza continuità di causa. Tre solitudini che si incontrano, tre fragilità poste in un dialogo immaginario ma sempre in bilico tra realtà e finzione. Fino a non sapere più dove finisca il teatro e inizi la vita.

 

 

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO__prima nazionale

PRIMA NAZIONALE

del nuovo lavoro della Compagnia Biancofango:

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

TEATRO ELFO PUCCINI | MILANO

SALA FASSBINDER | 21 NOVEMBRE – 3 DICEMBRE 2017
MAR-SAB: 21:00 / DOM: 16:30

 

Drammaturgia Francesca Macrì, Andrea Trapani

Regia Francesca Macrì

Con Aida Talliente, Andrea Trapani

Costruzione delle scene Teatro della Tosse

Luci Gianni Staropoli

Suono Umberto Fiore

Aiuto regia Massimiliano Chinelli 

Produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

In collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, La Corte Ospitale, Cie TwainResidenze, Teatri di Vetro

Foto © Andrea Trapani

 

 

Nata dall’incontro tra l’attore e autore Andrea Trapani e la drammaturga e regista Francesca Macrì, la compagnia Biancofango sviluppa, nel corso di più di dieci anni d’attività, una ricerca nel segno della nuova drammaturgia e delle nuove forme di scrittura scenica. Da In punta di piedi a Porco mondo, il duo si è fatto conoscere per le sue fini capacità narrative e per aver trovato un punto d’equilibrio tra corpo e testo, tra scrittura e attorialità. Io non ho mani che mi accarezzino il viso (titolo che la compagnia ‘ruba con amore’ a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, per definire una cornice, un perimetro più che un reale contenuto) nasce da una domanda posta ai due attori che abitano la scena (Aida Talliente e lo stesso Trapani): «Qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Le cui parole potresti dire anche tu, in quanto persona e non in quanto attore?». Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, Woyzeck di Büchner, Arkadina di Cechov, in risposta a questo iniziale quesito, animano uno spettacolo dal gusto pirandelliano in cui personaggi, attori e persone si sovrappongono senza continuità di causa. Tre solitudini che si incontrano, tre fragilità poste in un dialogo immaginario ma sempre in bilico tra realtà e finzione. Fino a non sapere più dove finisca il teatro e inizi la vita.

 

 

ASPETTANDO # IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

25 OTTOBRE ore 19.00 LIBRERIA GIUFA’, Roma

 

PRIMO RITRATTO: Aida Talliente | Santa Giovanna dei Macelli di Brecht
SECONDO RITRATTO: Andrea Trapani | Woyzeck di Büchner

 

Aspettando l’anteprima a Romaeuropa Festival e il debutto a Milano al teatro dell’Elfo, presentiamo a Teatri di Vetro, attraverso una performance all’interno di due librerie, gli attori e un ritratto del personaggio su cui, in questo nuovo progetto, hanno scelto di lavorare. Io non ho mani che mi accarezzino il viso, titolo che rubiamo con amore a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, nasce infatti da una domanda posta ai due attori, Aida Talliente e Andrea Trapani: qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Dalle rispettive risposte, Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e Woyzeck di Büchner, è iniziato un viaggio dentro e nei dintorni della fragilità. La fragilità di chi ha vissuto solo tra le pagine di un libro e quella di chi, sulle assi del palcoscenico, ci mette la faccia. Dal personaggio, al ruolo, all’attore, alla persona. Lo scivolamento è inevitabile. Lo scambio è continuo. E non si sa dove finisca il teatro e dove inizi la vita.

 

uno spettacolo di Biancofango
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Aida Talliente e Andrea Trapani
collaborazione al progetto Aida Talliente
costruzione scene Teatro della Tosse
luci Gianni Staropoli
suono Umberto Fiore
direzione tecnica Massimiliano Chinelli
produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse
in collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, Teatri di Vetro, Twain Residenza di Spettacolo dal Vivo a Ladispoli

 

ASPETTANDO # IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

18 OTTOBRE ore 19.00 LIBRERIA TUBA, Roma

25 OTTOBRE ore 19.00 LIBRERIA GIUFA’, Roma

 

PRIMO RITRATTO: Aida Talliente | Santa Giovanna dei Macelli di Brecht
SECONDO RITRATTO: Andrea Trapani | Woyzeck di Büchner

 

Aspettando l’anteprima a Romaeuropa Festival e il debutto a Milano al teatro dell’Elfo, presentiamo a Teatri di Vetro, attraverso una performance all’interno di due librerie, gli attori e un ritratto del personaggio su cui, in questo nuovo progetto, hanno scelto di lavorare. Io non ho mani che mi accarezzino il viso, titolo che rubiamo con amore a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, nasce infatti da una domanda posta ai due attori, Aida Talliente e Andrea Trapani: qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Dalle rispettive risposte, Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e Woyzeck di Büchner, è iniziato un viaggio dentro e nei dintorni della fragilità. La fragilità di chi ha vissuto solo tra le pagine di un libro e quella di chi, sulle assi del palcoscenico, ci mette la faccia. Dal personaggio, al ruolo, all’attore, alla persona. Lo scivolamento è inevitabile. Lo scambio è continuo. E non si sa dove finisca il teatro e dove inizi la vita.

 

uno spettacolo di Biancofango
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Aida Talliente e Andrea Trapani
collaborazione al progetto Aida Talliente
costruzione scene Teatro della Tosse
luci Gianni Staropoli
suono Umberto Fiore
direzione tecnica Massimiliano Chinelli
produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse
in collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, Teatri di Vetro, Twain Residenza di Spettacolo dal Vivo a Ladispoli

 

Seo wordpress plugin by www.seowizard.org.