• 09
    09.Aprile.Giovedi

    IL VANGELO DELLE BEATITUDINI - RIMANDATO

    21:00 -23:00
    09/04/2020
    Teatro Miela Trieste
    Teatro Miela Trieste

    RIMANDATO IN DATA DA DEFINIRSI

    Il Vangelo delle Beatitudini,  9  aprile ore 21.00 Teatro Miela, Trieste

    Stagione 2019/2020

     

    “Domani non è una parola

    domani è la speranza

    non abbiamo che lei.

    Usiamola,

    facciamola diventare occhi, mani, rabbia

    e vinceremo la paura”

    Leonardo Zanier

     

    Uno spettacolo

    di e con Aida Talliente

    disegno luci – Luigi Biondi

    assistente al suono – Alessandro Barbina

    video animation  – Cosimo Miorelli

    assistente al video e alle proiezioni – Roger Foschia

    elementi scenici – Luigina Tusini

    grafica per le proiezioni – Giulia Spangaro e Virginia Di Lazzaro

    grafica – Massimo Staich

    fotografia – Matteo De Stefano

    consulenza e realizzazione sonora – Massimo Toniutti, Alberto Novello, Giorgio Pacorig

     

    Il discorso della montagna riportato agli uomini, segna la traccia per entrare dentro un percorso di parole e storie che si interrogano sul tema della speranza, che la chiedono, che la cercano. Speranza legata agli affetti più cari, speranza davanti alla difficoltà del vivere, speranza dove non è possibile averne, speranza come augurio. Quattro momenti che mostrano volti e condizioni umane differenti per la loro storia ma legate da un discorso comune: le Beatitudini.

    A raccontare, oltre alle parole, sono anche  grandi immagini proiettate e scomposte da prismi che attraverso giochi di luce disegnano non solo lo spazio scenico ma anche quello emotivo. Disegni e ombre che si compongono e si dissolvono a svelare lentamente paesaggi diversi. Melodie di giocattoli o piccoli oggetti che nascono direttamente nello spazio scenico, per costruire l’ambiente di ogni storia.

    Primo quadro: gli umili e i puri di cuore. Dedicato alla mia famiglia.

    Secondo quadro: quelli che piangono e quelli che hanno compassione. Dedicato a Mario Vatta

    Terzo quadro: i non violenti. Dedicato a F. L. R. ergastolano in un carcere di massima sicurezza.

    Quarto quadro: quelli che hanno fame e sete di giustizia e i perseguitati a causa della giustizia. Dedicato a quelli che hanno il coraggio di andare fino in fondo perché sentono che qualcosa esisterà, aldilà di me, aldilà di te, aldilà di quello che succederà.

     

    Produzione – Aria Teatro Pergine  –  CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia

    Con il patrocinio di Centro d’Accoglienza E. Balducci

     

     

     

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  • 10
    10.Aprile.Venerdì

    IL VANGELO DELLE BEATITUDINI - RIMANDATO

    19:30 -21:30
    10/04/2020
    Teatro Miela Trieste
    Teatro Miela Trieste

    RIMANDATO IN DATA DA DEFINIRSI

    Il Vangelo delle Beatitudini,  10  aprile ore 19.30 Teatro Miela, Trieste

    Stagione 2019/2020   

     

    “Domani non è una parola

    domani è la speranza

    non abbiamo che lei.

    Usiamola,

    facciamola diventare occhi, mani, rabbia

    e vinceremo la paura”

    Leonardo Zanier

     

    Uno spettacolo

    di e con Aida Talliente

    disegno luci – Luigi Biondi

    assistente al suono – Alessandro Barbina

    video animation  – Cosimo Miorelli

    assistente al video e alle proiezioni – Roger Foschia

    elementi scenici – Luigina Tusini

    grafica per le proiezioni – Giulia Spangaro e Virginia Di Lazzaro

    grafica – Massimo Staich

    fotografia – Matteo De Stefano

    consulenza e realizzazione sonora – Massimo Toniutti, Alberto Novello, Giorgio Pacorig

     

    Il discorso della montagna riportato agli uomini, segna la traccia per entrare dentro un percorso di parole e storie che si interrogano sul tema della speranza, che la chiedono, che la cercano. Speranza legata agli affetti più cari, speranza davanti alla difficoltà del vivere, speranza dove non è possibile averne, speranza come augurio. Quattro momenti che mostrano volti e condizioni umane differenti per la loro storia ma legate da un discorso comune: le Beatitudini.

    A raccontare, oltre alle parole, sono anche  grandi immagini proiettate e scomposte da prismi che attraverso giochi di luce disegnano non solo lo spazio scenico ma anche quello emotivo. Disegni e ombre che si compongono e si dissolvono a svelare lentamente paesaggi diversi. Melodie di giocattoli o piccoli oggetti che nascono direttamente nello spazio scenico, per costruire l’ambiente di ogni storia.

    Primo quadro: gli umili e i puri di cuore. Dedicato alla mia famiglia.

    Secondo quadro: quelli che piangono e quelli che hanno compassione. Dedicato a Mario Vatta

    Terzo quadro: i non violenti. Dedicato a F. L. R. ergastolano in un carcere di massima sicurezza.

    Quarto quadro: quelli che hanno fame e sete di giustizia e i perseguitati a causa della giustizia. Dedicato a quelli che hanno il coraggio di andare fino in fondo perché sentono che qualcosa esisterà, aldilà di me, aldilà di te, aldilà di quello che succederà.

     

    Produzione – Aria Teatro Pergine  –  CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia

    Con il patrocinio di Centro d’Accoglienza E. Balducci

     

     

     

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