premio A. Landieri come miglio spettacolo 2011 Napoli
Premio Fringe festival 2011 Napoli
I loro visi avranno fisionomie nuove…
avranno qualcosa di nuovo che tiene
in sé luminose e comuni possibilità per l’avvenire,
quasi il sole di un’immensa Pasqua.
Saranno come inebriati di futuro…e di morte.
Quest’ansia di fraternità si chiamerà: Resistenza.
…
Sappiamo che occhi avrà
chi vivrà quell’esperienza comune
rigeneratrice del futuro: occhi minacciosi
di operaio o esaltati di intellettuale.
E tutto ciò avrà anche il nome di Speranza.
P.P.Pasolini
SOSPIRO D’ANIMA
Un cerchio di pietre illuminato da piccoli lumi. Un albero bianco, scarno. Scatole, cassetti, vecchi oggetti accatastati su cui siede una donna “anziana”. Appena fuori dal cerchio, un ragazzo, forse un “angelo”, suona una fisarmonica. La donna si muove in questo luogo fatto di poveri oggetti, raccontando la sua storia. Lo fa come fosse un saluto, l’ultimo saluto prima di “andarsene”. Nel corso del racconto, il piccolo cerchio di pietre diventa un luogo di passaggio tra la vita e la morte, diventa una “mappa della memoria” su cui lei lascia le proprie orme, le proprie tracce. La musica l’accompagna. Una musica che diventa anche il canto di un’anima piena di cose…
Così inizia questo breve viaggio dedicato a Rosa Cantoni, Rosina per chi l’ha amata, o “Giulia” per chi l’ha conosciuta come protagonista della Resistenza friulana. Nato dopo un lungo ed intenso periodo di incontri con Rosina, lo spettacolo è un attraversamento lento e discreto dei suoi ricordi, delle sue vecchie fotografie e delle sue poesie. E’ il racconto prezioso di una vita straordinaria, vissuta con forza, coraggio e soprattutto amore; amore per la vita, per il mondo, per le future generazioni a cui Rosina sempre ha parlato.
Così desidero ricordarla. Così desidero tenerla viva e più presente che mai nella mia storia e nella storia dei nostri giorni, purtroppo destinati a perdere tutte quelle voci che in passato hanno tanto lottato per cambiare il mondo.
Aida Talliente
Rosa Cantoni era una delle più anziane partigiane della città di Udine. Durante la seconda guerra mondiale è stata protagonista nella lotta della Resistenza e poi deportata al campo di sterminio di Ravensbruk nel ’45. Ascoltando le sue parole e le sue testimonianze, si diventa silenziosi spettatori di tutto ciò che si è consumato nel corso del tormentato ‘900.
Rosa muore il 28 gennaio del 2009, durante la costruzione dello spettacolo. A lei è dedicato questo viaggio.
tra la Piazzetta dell’emigrante e via Cau de mezo. Vi è un accesso pedonale da Piazza Unità, attorno alla quale è ubicato anche il Municipio e a fianco la nostra Biblioteca.
tra la Piazzetta dell’emigrante e via Cau de mezo. Vi è un accesso pedonale da Piazza Unità, attorno alla quale è ubicato anche il Municipio e a fianco la nostra Biblioteca.
Auditorium Comunale di Ronchi dei Legionari, presso Biblioteca Comunale “Sandro Pertini” Ronchi dei Legionari – ore 21.00
Letture tratte da Il film dei miei ricordi di Susanna Colussi (Archinto, 2010)
e da La meglio gioventù di Pier Paolo Pasolini (Sansoni, 1954)
letture Fabiano Fantini e Aida Talliente
musche David Cej e Mirko Cisilino
‘Sai… Non resta che sperare che la fine
venga davvero a spegnere l’accanito
dolore di aspettarla. Saremo insieme,
presto, in quel povero prato gremito
di pietre grigie, dove fresco il seme
dell’esistenza da ogni anno erbe e fiori
lì dove le ossa
dell’altro figlio tiene la passione
ancora vive nel gelo della pace:
vi arriva ogni pomeriggio, depone
i suoi fiori, in ordine, mentre tutto tace
intorno, e si sente solo il suo affanno,
pulisce la pietra, dove, ansioso, lui giace,
poi si allontana, e nel silenzio che hanno
subito ritrovato intorno muri e solchi,
si sentono i tonfi della pompa che tremando
lei spinge con le sue poche forze,
presto
anche noi, dolce superstite, saremo
perduti in fondo a questo fresco
pezzo di terra: ma
se qualcosa di puro, e sempre giovane,
vi resterà, sarà il tuo mondo mite,
la tua fiducia, il tuo eroismo:
nella dolcezza del gesto e della vite
o del sambuco, in ogni alto o misero
segno di vita, in ogni primavera, sarai
tu; in ogni luogo dove un giorno risero,
e di nuovo ridono, impuri, i vivi, tu darai
la purezza, l’unico giudizio che ci avanza,
ed è tremendo, e dolce: ché non c’è mai
disperazione senza un po’ di speranza’.
La madre di Pasolini – Susanna Colussi – scrisse, tra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Settanta, la storia romanzata della propria famiglia riempiendo in incognito 21 quaderni di quinta elementare, scritti a penna, con l’inchiostro. La stesura, probabilmente, avvenne all’oscuro del figlio Pier Paolo e, solo recentemente, queste vecchie storie di famiglia raccontate al giovane Pasolini da sua madre e dalla nonna sono state pubblicate.
All’inizio degli anni cinquanta Pier Paolo Pasolini aveva pubblicato queste stesse storie in forma di romanzo poetico nella sezione intitolata I Colùs del Romancero, volume secondo della raccolta La meglio gioventù.
Il racconto di Vicent, Pauli e Bebuti, diventano cos il cuore di un “viaggio” fatto di parole e musica, in cui le vicende della famiglia Colussiscritte da Susanna, s’intrecciano alle lettere tra lei e Pier Paolo e ad alcune poesie che il figlio le aveva dedicato.
Un percorso narrativo intimo e affettivo, fatto di piccole cose; di ricordi, di preghiere, di vicende avventurose realmente accadute, e parole di commovente bellezza. La voce di due attori: Aida Talliente e Fabiano Fantini chiamati qui a reinventare lo straordinario racconto di questa saga famigliare.
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
orari spettacolo 24 – 25 – 29 aprile ore 21.00 26 – 27 aprile ore 19.00 28 aprile ore 17.00 durata 2 ore
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
orari spettacolo 24 – 25 – 29 aprile ore 21.00 26 – 27 aprile ore 19.00 28 aprile ore 17.00 durata 2 ore
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
Lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi) 00146 – Roma
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http://www.aidatalliente.it/event/cenerentola/
Teatro India – Roma
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
orari spettacolo 24 – 25 – 29 aprile ore 21.00 26 – 27 aprile ore 19.00 28 aprile ore 17.00 durata 2 ore
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
Lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi) 00146 – Roma
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http://www.aidatalliente.it/event/cenerentola-2/
Teatro India – Roma
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
orari spettacolo 24 – 25 – 29 aprile ore 21.00 26 – 27 aprile ore 19.00 28 aprile ore 17.00 durata 2 ore
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
Lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi) 00146 – Roma
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http://www.aidatalliente.it/event/cenerentola-3/
Teatro India – Roma
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
orari spettacolo 24 – 25 – 29 aprile ore 21.00 26 – 27 aprile ore 19.00 28 aprile ore 17.00 durata 2 ore
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
Lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi) 00146 – Roma
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http://www.aidatalliente.it/event/cenerentola-4/
Teatro India – Roma
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
orari spettacolo 24 – 25 – 29 aprile ore 21.00 26 – 27 aprile ore 19.00 28 aprile ore 17.00 durata 2 ore
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
Lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi) 00146 – Roma
Lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi) 00146 – Roma
http://www.aidatalliente.it/event/cenerentola-5/
Teatro India – Roma
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
orari spettacolo 24 – 25 – 29 aprile ore 21.00 26 – 27 aprile ore 19.00 28 aprile ore 17.00 durata 4 ore
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
Cenerentola di Joël Pommerat regia Fabrizio Arcuri
con Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente spazio scenico Luigina Tusini
orari spettacolo 24 – 25 – 29 aprile ore 21.00 26 – 27 aprile ore 19.00 28 aprile ore 17.00 durata 2 ore
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Accademia degli Artefatti
È tempo di fiabe per grandi con Fabrizio Arcuri che sceglie Cenerentola e Pinocchio, riscritture contemporanee firmate da Joël Pommerat, autore e regista tra i più apprezzati in Europa. Con Cenerentola «Pommerat esalta le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore» – così commenta Fabrizio Arcuri. «In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.» Una fiaba attuale che racconta in modo mascherato il nostro mondo profondo, i nostri rituali e comportamenti quotidiani, con avventurose, avvincenti forme simboliche, riflessi psicanalitici, antropologici e implicazioni esistenziali, esperienziali.
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