Due donne. Due sorelle. Il loro affetto, il loro amore. Una vita passata insieme e poi, improvvisamente, la morte. È la storia di una “relazione”. Inizia dalla fine, dalla morte di una delle due, in una casa (la loro), in una mattina di pioggia. Da quell’istante, come in un sogno, torniamo indietro nel tempo; il tempo della loro giovinezza.
“Talliente e Benedetti si guardano e ci guardano: semoventi, incespicanti, ambivalenti e convergenti, claudicanti e saltellanti, giovani e vecchie e sempiterne, le due sorelle ci accompagnano a ritroso e in avanti, dalla giovinezza alla stazione finale, che forse finale non è. Perché forte come la morte è l’amore. E perché c’è un filo di speranza, perfino nel fiume della pioggia che allaga il nostro lutto.”
Due donne. Due sorelle. Il loro affetto, il loro amore. Una vita passata insieme e poi, improvvisamente, la morte. È la storia di una “relazione”. Inizia dalla fine, dalla morte di una delle due, in una casa (la loro), in una mattina di pioggia. Da quell’istante, come in un sogno, torniamo indietro nel tempo; il tempo della loro giovinezza.
“Talliente e Benedetti si guardano e ci guardano: semoventi, incespicanti, ambivalenti e convergenti, claudicanti e saltellanti, giovani e vecchie e sempiterne, le due sorelle ci accompagnano a ritroso e in avanti, dalla giovinezza alla stazione finale, che forse finale non è. Perché forte come la morte è l’amore. E perché c’è un filo di speranza, perfino nel fiume della pioggia che allaga il nostro lutto.”
Due donne. Due sorelle. Il loro affetto, il loro amore. Una vita passata insieme e poi, improvvisamente, la morte. È la storia di una “relazione”. Inizia dalla fine, dalla morte di una delle due, in una casa (la loro), in una mattina di pioggia. Da quell’istante, come in un sogno, torniamo indietro nel tempo; il tempo della loro giovinezza.
“Talliente e Benedetti si guardano e ci guardano: semoventi, incespicanti, ambivalenti e convergenti, claudicanti e saltellanti, giovani e vecchie e sempiterne, le due sorelle ci accompagnano a ritroso e in avanti, dalla giovinezza alla stazione finale, che forse finale non è. Perché forte come la morte è l’amore. E perché c’è un filo di speranza, perfino nel fiume della pioggia che allaga il nostro lutto.”
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“Talliente e Benedetti si guardano e ci guardano: semoventi, incespicanti, ambivalenti e convergenti, claudicanti e saltellanti, giovani e vecchie e sempiterne, le due sorelle ci accompagnano a ritroso e in avanti, dalla giovinezza alla stazione finale, che forse finale non è. Perché forte come la morte è l’amore. E perché c’è un filo di speranza, perfino nel fiume della pioggia che allaga il nostro lutto.”
Aida Talliente: interprete e autrice un ringraziamento speciale ai professori: Massimo Marangone, Marcella Ferro, Simone Del Mondo, Chiara Tempo, Anna Tommasella
Una mattinata intensa dedicata a Don Milani a cent’anni dalla sua nascita. Spunti e riflessioni che s’intrecceranno con progetti artistici pensati per gli studenti e la comunità.
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