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  • Memorie di una valle
    20:30 -22:30
    08/10/2020

    Viale Europa Unita 21, Tricesimo

    Viale Europa Unita 21, Tricesimo

    8 ottobre ore 20.30 – Teatro Garzoni viale Europa Unita 21, Tricesimo

    Le Nuove Querce ODV e Forum Editrice Universitaria Udinese

    con
    Angelo Floramo, Pier Giorgio Gri
    lettura di
    Aida Talliente
    Pensieri e parole dal libro
    ‘Intrecci del tempo presente’ di Pier Giorgio Gri
    La Val d’Arzino è tutta sghemba, così:
    Precipita dal lato ombroso nel fiume, l’altro lato si apre alle radure e ai prati, illuminati dal sole. La Regina Margherita, la strada di magnifico ingegno, la solcava sinuosa.
    La Val d’Arzino è la protagonista della storia piccola di una valle che assiste, selvatica e bellissima, isolata e silenziosa, agli esordi del mondo nuovo.
    Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
    Nuove Querce
    tel. / whatstapp 328 3889885/328 8387794
    lenuovequerce@gmail.com
    Fotografia di Ulderica Da Pozzo da ‘Le voci dell’acqua’
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  • INSURREZIONI – omaggio a Tito Maniacco – mostra fotografica
    10:00 -16:00
    18/10/2020

    18 ottobre dalle ore 10.30 alle ore 16 presso la Centrale idroelettrica di Malnisio, Montereale Valcellina

    Inaugurazione dell mostra di Danilo De Marco. Interverranno:

    mattino:

    Danilo De Marco, Gian Paolo Carbonetto, Angelo Bertani, Sergio Altieri con una testimonianza letta da Aida Talliente, Anna Di Gianantonio, Giancarlo Pauletto, Mario Turello

    ore 14 letture sceniche a cura di Fabiano Fantini e Aida Talliente

    pomeriggio:

    Cristiano Shaurli e Angelo Floramo

     

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  • Animi s vivis “un ricuart di famèe”
    20:45 -22:00
    22/10/2020

    FADIESIS ACCORDI FESTIVAL 2020

    ingresso libero su prenotazione telefonando al numero: 0434 43693 da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12

    Ex Convento di S. Francesco, Pordenone ore 20.00, ingresso e procedure anti covid

    voce Aida Talliente

    violoncello Riccardo Pes

    fisarmonica Gianni Fassetta

     

    Versi di Pier Luigi Cappello, Federico Tavan, Leonardo Zanier, Rosanna Paroni Bertoja, Beno fignon, Novella Cantarutti, Ida Vallerugo.

     

    Dalle 18.00 sarà possibile visitare la mostra “Le mie fisarmoniche” di Adelio Corti

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  • La Rosa Bianca
    19:00 -20:00
    27/10/2020

     27 ottobre ore 19.00 inaugurazione MOSTRA ITINERANTE

    Domani, martedì 27ottobre alle 19.30, vi invitiamo all’inaugurazione online della Mostra itinerante LA ROSA BIANCA curata dalla Fondazione “Die weisse rose”, nell’allestimento di Marco Ivancich e con la partecipazione del Dott. Umberto Lodovici da Monaco.
    Segui la diretta streaming sulla pagina Youtube del Centro Balducci https://www.youtube.com/channel/UCrxgdHcJWEbKa2gPAxxwKXw
    Con Aida Talliente e Fabrizio Saccomanno, attori dello spettacolo teatrale La Rosa Bianca, Fabrizio Cigolot, assessore alla cultura del comune di Udine, Marco Balestra, presidente di Aned – Udine Antonella Lestani, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato Provinciale di Udine
    Andrea Zannini, Istituto Friulano movimento di liberazione e professore dell’Università di Udine,
    Marco Ivanich, allestitore della mostra
    Umberto Lodovici, fondazione “Die Weisse Rose” – Monaco
    La mostra itinerante LA ROSA BIANCA sarà visitabile gratuitamente presso il Museo Etnografico del Friuli, in via Grazzano 1, dal 28 ottobre al 21 novembre 2020, dal mercoledì al sabato, dalle 14.00 alle 18.00.
    Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Regione F.V.G., Comune di Udine, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste, Teatro della sete, Arci Udine e Pordenone in collaborazione con
    Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Associazione culturale Carpe Diem (in collaborazione con la Regione Sardegna

     

    LA MOSTRA ITINERANTE

    La Fondazione Die weisse Rose mette a disposizione una mostra itinerante con traduzione italiana che offre un percorso storico e biografico dei protagonisti e il racconto dei fatti drammatici che hanno portato al loro arresto e alla condanna a morte. Il referente è il Dottor Umberto Lodovici, storico, ricercatore e cultore della materia in filosofia politica presso l’università Cà Foscari di Venezia e l’Università di lettere e filosofia di Monaco, che accompagnerà i visitatori all’interno di questo “viaggio nella memoria” e che si renderà disponibile ad incontrare il pubblico anche dopo gli spettacoli.

     

    29 ottobre ore 20.45 spettacolo LA ROSA BIANCA ANNULATO E RIMANDATO A DATA DA DEFINIRSI

     

     LO SPETTACOLO

    La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

    I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

    Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

    Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

     

     

     

     

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  • La Rosa Bianca
    18:30 -23:00
    29/10/2020

     29 ottobre spettacolo LA ROSA BIANCA – ANNULATO E RIMANDATO A DATA DA DEFINIRSI

     

     LO SPETTACOLO

    La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

    I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

    Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

    Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

     

     

     

     

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