In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)
patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste
collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Teatro Miela Trieste
Nuova tappa per la residenza artistica sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.
In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)
patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste
collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Teatro Miela Trieste
Nuova tappa per la residenza artistica sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.
In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)
patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste
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Nuova tappa per la residenza artistica sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.
In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)
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Nuova tappa per la residenza artistica sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.
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Nuova tappa per la residenza artistica sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.
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In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)
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Nuova tappa per la residenza artistica sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.
In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)
patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste
collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Teatro Miela Trieste
Nuova tappa per la residenza artistica sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.
Giornata della Memoria Per non dimenticare le atrocità della storia Centro Balducci, lunedì 27 gennaio 2020, ore 20.30
Vivere la memoria storica è un dovere umano, culturale, sociale, etico, politico, religioso. E’ fondamentale lasciarsi coinvolgere, conoscere, partecipare, prendere posizione, schierarsi. Vivere la memoria del male assoluto progettato, pianificato e attuato; partire sempre dall’attenzione alle vittime, una ad una a comporre i milioni che hanno subito le atrocità più terribili, la morte, la trasformazione dei loro corpi in cenere o la sepoltura nelle fosse comuni, significa crescere nella sensibilità e nella disponibilità a non accettare mai, per nessun motivo parole, atteggiamenti, gesti, decisioni, leggi che richiamano quella tragica disumanità. Il rapporto tra Auschwitz e la società di oggi richiede riflessione profonda e partecipata, stretto collegamenti fra ieri, oggi e domani. Quest’anno 2020 si avverte il dovere e l’importanza della memoria in modo particolare per il pensiero negativo di avversione, inimicizia, odio che si è diffuso ed è presente in diverse parti del mondo e in questa società. Al riguardo si sente l’esigenza di porre attenzione soprattutto a queste questioni: L’impegno a superare ogni forma di indifferenza; L’impegno di attribuire alle parole il loro senso autentico perché purtroppo è stato rubato, stravolto, strumentalizzato; ed egualmente di sostituire le parole di avversione, inimicizia, odio con altre di sensibilità, attenzione, premura e cura; L’impegno a superare le paure: di essere piccoli e pochi per cambiare le situazioni. Importante invece proseguire con convinzioni profonde, esprimendo parole e segni di cambiamento, formando il Noi che cammina nella storia.
PROGRAMMA SALUTO del sindaco di Pozzuolo del Friuli, Denis Lodolo
L’INSEGNAMENTO della storia della senatrice a vita, Liliana Segre
RACCONTO tratto dai libri “L’albero di Anne” e dal “Diario di Anne Frank” a cura dell’attrice Aida Talliente e del musicista David Cej
INTERVENTO dei giovani di Libera del Presidio di Udine “Cosimo Cristina”, “La memoria si fa impegno, verso il 21 Marzo 2020 a Palermo, giornata in ricordo delle vitti-me di mafie”
RIFLESSIONE di Pierluigi Di Piazza “Il dovere della memoria per un futuro umano”
INTERVENTI MUSICALI
marimba e percussioni: Francesco Tirelli pianoforte: Alessio Domini violino: Giovanni Di Lena fisarmonica: Andrea Valent pianoforte e tastiere: Nicola Tirelli contrabbasso – direzione artistica: Giuseppe Tirelli
Auditorium Maximum Università Jagellonica Cracovia – ore 21.00
di e con Fabrizio Saccomanno e Aida Talliente
musiche Marco Colonna
durata 60 min.
produzione:Ura Teatro e Treno della Memoria (in collaborazione con la Regione Puglia)
Associazione culturale Carpe Diem (in collaborazione con la Regione Sardegna)
Aria Teatro (Pergine)
patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste
collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine,
Teatro Miela Trieste
un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi
IL PROGETTO
La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.
I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata da rischiare la propria vita per riaverla.
Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.
Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.
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